Aveva 80 anni

Morto a Livorno il ballerino e coreografo britannico Lindsay Kemp

Ha dato vita a una delle correnti più fantasiose del teatro-danza europeo. Diresse lo Ziggy Stardust show di David Bowie

© ansa

E' morto a Livorno nella notte il coreografo, attore, ballerino, mimo e regista britannico Lindsay Kemp. Aveva 80 anni. Precursore di un genere di danza ricco di contenuti e ispirazione, al limite dell'acrobatico e forte di effetti spettacolari, Kemp è stato l'artefice di una delle correnti più fantasiose del teatro-danza europeo. Ha reinventato l'arte del mimo e ha influenzato molte compagnie soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni settanta.

Gli ultimi anni - Lindasay Kemp viveva a Livorno da molti anni: nella città toscana dirigeva un corso di danza al Teatro Goldoni. Negli ultimi mesi stava lavorando a un progetto di teatro sociale che avrebbe dovuto allestire a Como il prossimo settembre.Oltre alla coreografia rivoluzionò profondamente l'arte del mimo: celebre la sua interpretazione della maschera Pierrot.

Attivo dagli anni Sessanta, ha lavorato anche al cinema, in tv e nell'ambito dell'opera, soprattutto in Italia. Kemp compare anche in alcuni video del Duca Bianco, David Bowie, e della cantante Kate Bush e in alcuni film, come The Wicker man e Velvet Goldmine.

Una vita un po' sopra le righe - Kemp è nato a Cheshire il 3 maggio del 1938 e cresciuto nel nord dell'Inghilterra. Si fece credere pazzo pur di ottenere l'esenzione dal servizio militare e inseguire il suo sogno di diventare un artista.

Padre e maestro di una danza onirica quasi acrobatica che ha influenzato il Cirque nouveau. Fu amico di Federico Fellini, di Mick Jagger, di Peter Gabriel, e di David Bowie per cui diresse lo Ziggy Stardust show. Dopo gli studi al Bradford College of Arts, si trasferì a Londra per frequentare la scuola del Ballet Rambert e perfezionarsi poi con Sigurd Leeder, Charles Wiedman, Marcel Marceau.

Nel 1962 formò la sua prima compagnia: la The Lindsay Kemp Dance Mime Company. Ma furono gli anni '70 a consacrarlo come mostro sacro dello spettacolo, la sua collezione di successi lo portò in ogni angolo del mondo. Di questi anni è Flowers: "Lo produssi con 500 sterline ricevute in eredità da una zia e da lì per 25 anni ho girato tutto il mondo, sempre attaccato per oscenità", raccontava a Milano nel suo discorso di ringraziamento per il riconoscimento dell'Accademia di Belle Arti di Brera che gli conferiva un diploma honoris causa.

Iconiche le sue personali interpretazioni di Sogno di una notte di mezza estate e di Salomè. Sempre degli anni '70 la sua Big Parade (omaggio al cinema muto), e l'Alice tratta da Lewis Carroll. Nel 1975 creò il balletto The Parades Gone By per il Ballet Rambert, e nel 1977 per la stessa compagnia Cruel Garden ispirato a Garcia Lorca.