Dopo lo scandalo Weinstein e il conseguente movimento #Metoo il tema delle molestie sul lavoro è tornato con prepotenza agli onori della cronaca. Il Parlamento europeo ha rilevato la necessità di tutelare maggiormente le donne per evitare che siano oggetto di mobbing e molestie sessuali. Per questa ragione gli eurodeputati della Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere hanno elaborato un rapporto contro la violenza di genere.
Nell'Unione europea è stato rilevato che più del 55% delle donne ha subito molestie. Il Parlamento europeo, consapevole del fatto che si tratta di un tema su cui la legislazione varia da Stato a Stato, ha chiesto alla Commissione di elaborare una direttiva per condannare la violenza sulle donne affinché in tutti i Paesi europei venga considerata un crimine.
Il rapporto sottolinea l'urgenza per gli Stati membri e le autorità di riconoscere le barriere in cui si imbattono le donne quando riportano casi di molestie sessuali sul posto di lavoro e che elaborino sistemi per offrire il massimo supporto e la massima protezione alle vittime.
Il Parlamento inoltre chiede che siano introdotte nei posti di lavoro politiche specifiche basate sulla prevenzione e sulla tutela delle donne, capaci di garantire riservatezza e punizione per i trasgressori. Gli eurodeputati hanno poi fatto un appello ai parlamenti degli Stati membri per introdurre una politica di tolleranza zero nei confronti dei molestatori.
Gli eurodeputati ritengono necessario anche introdurre una definizione comune di "spazio pubblico", in quanto i social network e i siti web hanno creato nuovi spazi in cui possono manifestarsi episodi di violenza e molestie. Gli eurodeputati chiedono agli Stati di ricordare ai fornitori di servizi in rete che è loro dovere proteggere i clienti dagli abusi e informare i trasgressori sulle punizioni.
Infine i membri della Commissione ritengono che la consapevolezza e l'educazione sono strumenti fondamentali per combattere la violenza di genere. "Il movimento #Metoo ha mostrato quando è diffuso nel mondo il fenomeno delle molestie sessuali e del mobbing sul posto di lavoro ma anche fuori. Con questo rapporto chiediamo alla Commissione europea di agire: è necessario trovare una definizione condivisa a livello legislativo di "molestie sessuali", elaborare strategie educative e contrastare il fenomeno delle molestie online. Non fare queste cose basilari significa tollerare mobbing e molestie lasciando le donne ancora più sole", ha dichiarato l'eurodeputata Pina Picierno, relatrice del report.
Ora il prossimo passo è sottoporre il rapporto alla votazione del Parlamento riunito in seduta plenaria.