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Crollo ponte Genova, privati offrono più di 70 abitazioni agli sfollati

Dopo la tragedia del ponte Morandi molti genovesi hanno risposto all'appello del Comune e hanno messo a disposizione case libere

lapresse

Dopo il crollo del ponte Morandi, è partita una vera e propria gara di solidarietà tra i genovesi per aiutare i 600 sfollati costretti a lasciare le proprie abitazioni. Più di 70 persone - alcune anche fuori Genova - hanno risposto positivamente all'appello lanciato dal Comune e hanno messo a disposizione appartamenti liberi a chi è rimasto senza un tetto sopra la testa.

L'amministrazione comunale ha attivato un apposito indirizzo mail per l'offerta di abitazioni libere e sta valutando gli appartamenti segnalati. Per aiutare gli uffici a incrociare le offerte con le esigenze delle famiglie, nella mail è necessario indicare oltre l'ubicazione dell'abitazione, il numero dei vani, la metratura, la presenza o meno di un ascensore e del posto auto. E allegare anche la planimetria dell'appartamento.

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