"Le persone a bordo" della nave Diciotti "hanno subito abusi, torture, sono vittime di tratta e traffico di esseri umani. Hanno bisogno urgente di ricevere assistenza e diritto a chiedere asilo. Un diritto fondamentale, non un crimine". Così su Twitter la portavoce dell'Unhcr Carlotta Sami. Sulla Diciotti si trovano 177 migranti: la nave ha ottenuto il permesso di attraccare nel porto di Catania ma non a sbarcare le persone a bordo.
Appello di Msf al governo: "Consentire lo sbarco per le cure" - "L'equipe di Medici senza frontiere sono in attesa di prestare i primi aiuti psicologici alle persone soccorse da nave Diciotti e lasciate per giorni in mare. Esortiamo le autorità italiane a concedere rapidamente lo sbarco in modo da poter prestare le cure". E' l'appello lanciato via Twitter da Msf.
Ue: "Contatti con Stati membri per soluzione al più presto" - Una portavoce della Commissione Ue per la migrazione, intanto, fa sapere che sul caso della nave Diciotti, "i contatti con gli Stati membri sono ancora in corso, siamo al lavoro per trovare una soluzione al più presto".
Salvini: "Ue non mantiene patti su accoglienza" - Sull'accoglienza dei migranti l'Unione europea non rispetta i patti, "non c'è". Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, spiegando che dei 450 immigrati sbarcati a luglio a Pozzallo "solo la Francia ha mantenuto l'impegno, accogliendone 47 sui 50 promessi". Gli altri Paesi - Germania, Portogallo, Spagna, Irlanda e Malta - ne hanno accolti "zero". Il ministro invita poi l'Europa a indagare su La Valletta che, secondo i racconti dei migranti, li accompagna verso l'Italia e poi "li abbandona in condizioni di pericolo".
Aperta inchiesta anche su mancato sbarco - La Procura di Agrigento, che indaga per individuare gli scafisti che hanno condotto l'imbarcazione soccorsa da nave Diciotti con 190 migranti a bordo, ferma da ieri al porto di Catania, ha aperto anche un secondo fascicolo di inchiesta sull'illecito trattenimento degli extracomunitari che ancora non sono stati fatti scendere a terra. Sulla vicenda della nave della Guardia Costiera sta facendo accertamenti anche la procura di Catania che ha aperto un fascicolo di atti relativi finalizzato a comprendere se ci siano ipotesi di reato.