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Treno investe famiglia, padre vittime: non si può morire così

L'uomo vuole che siano fatte indagini per chiare l'esatta dinamica della tragedia

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"Un fatto del genere è impensabile, raccapricciante e ingiusto. Nel 2018 non è possibile morire in questo modo atroce: bastava una barriera, un passaggio più sicuro e non sarebbe successo". Lo dice il padre di Lorenzo di 12 anni e Gilla di 6, di Albairate (Milano), travolti e uccisi da un treno a Brancaleone l'8 agosto mentre si trovavano in vacanza con la madre Simona Dell'Acqua.

L'uomo sottolinea che i tre stavano "obbligatoriamente" attraversando un binario per raggiungere il mare. Pietro, chiede nell'interesse di tutti che sia fatta giustizia e sfoga il suo dolore". "Se ci fosse stata la necessaria prevenzione e diligenza da parte degli enti competenti - afferma l'uomo - il buon senso e l'attenzione che ciascuno di noi si aspetta dalle Istituzioni, la tragedia si sarebbe evitata. Il tratto dov'è avvenuta la deve essere messo in sicurezza subito".

Attraverso i propri legali, Pietro chiede se sia normale che nel 2018 si debbano attraversare i binari per andare a trascorrere qualche ora in spiaggia. "Perché i sottopassi sono inagibili e inservibili? Il treno e il sistema frenante erano a norma? Il macchinista ha fatto il possibile per evitare l'investimento? Sono state correttamente applicate le norme in materia di sicurezza, con l'esatta collocazione degli appositi cartelli segnalatori?".

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