Attentato alla sede della Lega, procura: "E' terrorismo"
L'attacco, con due oggetti esplosivi, è stato rivendicato da una sedicente cellula anarchica "Haris Hatzimihelakis/Internazionale"
Il fallito attentato alla sede provinciale della Lega di Treviso, a Villorba, "è terrorismo e gli atti sono arrivati senza esitazione alla procura distrettuale di Venezia". Lo ha spiegato il procuratore della Repubblica di Treviso, Michele Dalla Costa. L'attacco, con due oggetti esplosivi, è stato rivendicato da una sedicente cellula anarchica "Haris Hatzimihelakis/Internazionale".
Nel frattempo si va delineando la ricostruzione del fatto. Un primo ordigno, presumibilmente una innocua "bomba carta", posta su un pianerottolo di una scala metallica antincendio sul retro del palazzo chiamato "K3", sede della Lega, sarebbe stata fatta esplodere nelle prime ore di sabato mattina con l'intento di attirare sul posto le forze dell'ordine che avrebbero controllato le sedi di istituti di credito e negozi ma non l'ufficio del Carroccio.
Nella giornata di Ferragosto è arrivato un messaggio di rivendicazione firmato da una sedicente cellula anarchica "Santiago Maldonado", datato 12 agosto ma, come sembra, diffuso attraverso il web solo tre giorni più tardi. Durante un secondo controllo c'è stato quindi il ritrovamento di un altro oggetto con maggiore potenzialità deflagrante e dotato di un sistema di innesco attivabile dal passaggio di persone tramite la procurata tensione di un filo di nylon. Questa "bomba" (forse una pentola a pressione contenente, oltre al materiale esplodente, anche frammenti metallici), è stata così neutralizzata dagli artificieri della Polizia.
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