Il viadotto crollato a Genova è il principale snodo autostradale della città: collega l'autostrada A10 con il casello di Genova Ovest, da dove si raggiungono il porto commerciale e i terminal dei traghetti per le isole e per le crociere, e con la A7 per Milano. Proprio in virtù di ciò il ponte è spesso interessato da un traffico sostenuto. Inaugurato nel 1967, ha sempre fatto molto discutere ed è stato oggetto di profonde manutenzioni nel corso degli anni.
Il viadotto Polcevera, chiamato ponte Morandi poiché intitolato a Riccardo Morandi, attraversa il torrente Polcevera, a Genova, tra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano. Progettato dall'ingegnere Riccardo Morandi, fu costruito tra il 1963 e il 1967 dalla Società Italiana per Condotte d'Acqua. E' noto come "Ponte delle Condotte" dalla società che lo costruì, ma anche "Ponte di Brooklyn" per una forma che richiama molto vagamente il celebre ponte americano.
Ha una lunghezza di 1.182 metri, un'altezza al piano stradale di 45 metri e 3 piloni in cemento armato che raggiungono i 90 metri di altezza; la luce massima è di 210 metri. Venne edificato con una struttura mista: cemento armato precompresso per l'impalcato e cemento armato ordinario per le torri e le pile. Il ponte venne inaugurato il 4 settembre 1967 alla presenza del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Imponenti lavori di manutenzione straordinaria furono eseguiti a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, con la sostituzione dei cavi di sospensione con nuovi altri affiancati agli stralli originari.
"Il viadotto Morandi ha presentato fin da subito diversi aspetti problematici, oltre l'aumento dei costi di costruzione preventivati", scriveva l'ingegner Antonio Brencich, professore associato di Costruzioni in cemento armato all'Università di Genova, in un articolo pubblicato da Ingegneri.Info il 29 luglio di due anni fa.
Nel maggio 2011 una relazione di Autostrade per l'Italia sull'adeguamento del sistema A7-A10-A12 evidenziò "un intenso degrado della struttura del viadotto Morandi, in quanto sottoposta ad ingenti sollecitazioni" dovuto al traffico.
Nel 2009 si ipotizzò la demolizione del viadotto Polcevera. Per l'operazione venne stimata una tempistica di 8-12 mesi, con lo smontaggio della "struttura con un ordine inverso rispetto alle fasi della costruzione dell'opera. In tal modo sarà sufficiente evacuare provvisoriamente le abitazioni che attualmente insistono nell'impronta e negli immediati dintorni del viadotto, senza procedere ad alcun abbattimento dei fabbricati". Così lo studio "La Gronda di Genova. Presentazione sintetica delle ipotesi di tracciato" realizzato da Autostrade per l'Italia con la società d'ingegneria Spea.