serratia marcescens

Brescia, neonato ucciso da batterio: indagati tutti i medici

Quello della Procura di Brescia è "un atto dovuto" per permettere ai medici indagati di poter nominare un proprio consulente durante l'autopsia, già eseguita, sul corpo del bambino

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L'intera equipe medica del reparto di terapia intensiva neonatale degli Spedali Civili di Brescia è stata iscritta nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo per la morte del neonato deceduto a causa del batterio serratia marcescens, contratto in ospedale. Quello della Procura di Brescia è "un atto dovuto" per permettere ai medici indagati di poter nominare un proprio consulente durante l'autopsia sul corpo del bambino.

La pratica per accertare cosa abbia causato il decesso del piccolo è già stata eseguita, nonostante fosse in programma nei prossimi giorni, al fine di accelerare i tempi di restituzione della salma alla famiglia. Nessun consulente della famiglia ha partecipato all'autopsia.

Migliorano, invece, secondo il bollettino dell'ospedale, "le condizioni dei sei piccoli pazienti, attualmente ricoverati, che hanno contratto l'infezione o sono stati colonizzati dal microrganismo" sono stabili ed in graduale miglioramento, anche per quanto concerne le problematiche che ne avevano determinato il ricovero".