Trump contro l'Harley Davidson: "Se lascia gli Usa molti la boicotteranno"
Il presidente Usa critica la scelta dell'azienda di motociclette di trasferire fuori dagli Stati Uniti la produzione di veicoli in risposta alle nuove tariffe doganali introdotte da Bruxelles
"Molti proprietari di Harley Davidson intendono boicottare l'azienda se la produzione si sposta all'estero. Ottimo". Così il presidente Usa, Donald Trump, commenta su Twitter la scelta dell'azienda americana di motociclette di trasferire fuori dagli Stati Uniti la produzione di veicoli in risposta alle nuove tariffe doganali introdotte da Bruxelles su vari prodotti made in Usa.
Many @harleydavidson owners plan to boycott the company if manufacturing moves overseas. Great! Most other companies are coming in our direction, including Harley competitors. A really bad move! U.S. will soon have a level playing field, or better.— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 12, 2018
"La gran parte delle altre aziende sono dirette nella nostra direzione, compresi rivali di Harley", aggiunge Trump spiegando che la scelta dell'Harley Davidson di spostare all'estero la produzione è "una mossa sbagliata".
I dirigenti del marchio, a fine giugno, hanno detto di prevedere il trasferimento in Europa della parte di produzione destinata a quel mercato. Una decisione presa per evitare di subire l'aumento dei tassi doganali europei, passato dal 6 al 41% per le moto Harley-Davidson, rappresaglia dopo l'instaurazione, da parte dell'amministrazione Trump, delle nuove tariffe doganali riguardanti acciaio e alluminio importati dagli Usa.
All'annuncio del 25 giugno, il produttore aveva indicato che avrebbe dettagliato la propria strategia a fine luglio, ma non l'ha poi fatto. Pochi giorni fa ha invece lanciato un nuovo modello di moto di piccola cilindrata, destinato al mercato asiatico, indicando che sarà prodotta in Asia da un partner europeo del gruppo. Durante la presentazione dei risultati trimestrali, la compagnia ha indicato che le sue vendite negli Usa non sono state danneggiate dalle conseguenze della battaglia doganale intrapresa dall'amministrazione Trump.
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