Solo in caso di emergenze sanitarie si potranno adottare piani straordinari d'intervento con l'obbligo di effettuare una o più vaccinazioni per determinate coorti di nascita e per gli esercenti le professioni sanitarie, per mantenere il livello di sicurezza delle coperture. Lo prevede la proposta "sull'obbligo flessibile" firmata dai senatori Patuanelli (M5s) e Romeo (Lega). Il mancato rispetto delle direttive comporterà sanzioni fino a 500 euro.
Le reazioni - Da enti locali e forze politiche arrivano le prime reazioni. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ricorda che "l'organizzazione del sistema scolastico e del servizio sanitario non possono essere presi in ostaggio dal battibecco quotidiano. C'è una legge sui vaccini e va applicata". Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, tira dritto e annuncia che il Comune ammetterà in classe solo i bambini le cui famiglie certificheranno che sono stati vaccinati.
Milleproroghe, si riparte a settembre - Il decreto Milleproroghe aprirà i lavori parlamentari a settembre, assegnato alle commissioni Affari Costituzionali-Bilancio della Camera, con una serie di audizioni quasi tutte incentrate proprio sui vaccini.
La novità su cui punta il governo - Il piano che hanno in testa M5S e Lega sui vaccini mette al centro un database con tutte le informazioni su chi è in regola con i piani nazionali, chi ha "disertato" e chi ancora non ha provveduto a mettersi in regola. Tutto diviso in fasce d'età, regione e comune di residenza, sesso e razza. Il ministerro della Salute vorrebbe realizzare tale Anagrafe vaccinale in tempi brevi, anche perché in sua mancanza sarà difficile applicare quello che Giulia Grillo ha definito "obbligo flessibile", ovvero lo screening sul livello di copertura territoriale dei piani vaccinali, da cui si partirà per applicare i dettami della legge Lorenzin laddove ci sia un numero di vaccinati al di sotto della soglia di pericolo. Con tanto di sanzioni per chi elude gli obblighi, pecuniarie (fino a 500 euro) e, in casi particolari, anche il divieto di accesso ai servizi scolastici.
All'Anagrafe penserà il governo con un decreto, che praticamente è già pronto e la spesa, tutto sommato, è contenuta: 2,5 milioni di euro per la realizzazione, a cui si sommano 185mila euro nel 2018 e altri 80mila euro nel 2019. Parallelamente, il Parlamento discuterà un disegno di legge a prima firma del capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli, e controfirmato anche dalla Lega, a dimostrazione della compattezza sul tema. Al momento si conosce solo il titolo del provvedimento, "Disposizioni in materia di prevenzione vaccinale", ma il testo non è disponibile.