"Overdose auto-inflitta di alcol e farmaci", sarebbe questa la causa della morte, avvenuta lo scorso 13 maggio, di Margot Kidder, l'ex Lois Lane nei film di "Superman" con Christopher Reeve. A confermare la notizia, a tre mesi dalla sua scomparsa, l'ufficio del coroner della contea di Park, in Montana, dove risiedeva l'attrice canadese, 69 anni, che da sempre soffriva di disturbi bipolari.
Maggie McGuane, unica figlia dell'attrice, ha commentato la notizia specificando che non bisogna vergognarsi a trattare questo argomento: "È un grande sollievo che la verità sia uscita. È importante essere aperti e onesti".
Margot aveva lottato per decenni con il disturbo bipolare, che nel 1996 aveva avuto il suo apice "mediatico", co quando l'attrice venne trovata nuda in un bosco, in uno stato di ansia e con diversi denti mancanti. Un incidente d'auto qualche anno prima, nel dicembre 1990, l'aveva lasciata semi-paralizzata e su una sedia a rotelle, impedendole di lavorare per due anni e causandole problemi economici. Sepolta sotto il peso di tre divorzi e una montagna di conti medici da pagare, le sue disavventure avevano commosso l'America ma alla fine Margot si era rimessa in piedi.
Nata nell'estremo nord del Canada, la Kidder aveva cominciato la sua carriera in film e programmi televisivi canadesi a basso costo prima di ottenere un ruolo importante in "Quackser Fortune Has a Cousin in the Bronx" accanto a Gene Wilder. Era successivamente apparsa nel "Grande Waldo Pepper" con Robert Redford e nel 1979 in "Amityville Horror". Ma il ruolo per cui Margot divenne famosa fu quello nell'originario "Superman" del 1978 accanto, per l'appunto, a Reeve.
"Con Chris c'era un feeling autentico. Venivamo da famiglia simili e lui assomigliava a uno dei miei due fratelli", aveva confidato Margot nel 2016 a un sito americano di entertainment: "Fatto sta che l'energia del nostro rapporto era quello di un fratello e di una sorella che si danno sulla voce, ma al cinema sembrava uno scambio romantico. Nessuno si si è mai accorto della differenza".
Aveva continuato a recitare in piccoli ruoli in tv e a teatro. Nel 2002 aveva avuto una parte nei "Monologhi della Vagina" a Broadway. Nel 2005, diventata cittadina americana, si era impegnata in politica contro la guerra in Iraq. Nel 2011, davanti alla Casa Bianca, era stata arrestata durante una protesta contro la costruzione di un gasdotto dallo stato canadese dell'Alberta al Texas. Nel 2015 l'ultimo onore: un Emmy per il programma per bambini "R.L. Stine's The Haunting Hour".