Due genitori hanno sporto denuncia contro ignoti perché la loro bimba, sana ma con un deficit immunitario, era stata costretta a restare a casa dalla materna per non subire il contagio di una malattia infettiva contratta da due compagni di classe non vaccinati. L'atto depositato in Procura a Treviso si riferisce a un episodio risalente a maggio: l'accusa è di "omissione d'atti d'ufficio, istigazione alla disobbedienza e tentata epidemia".
"La magistratura deve prendere posizione sui vaccini, perché i dirigenti scolastici non possono trattare il problema con superficialità. Non è un fatto ideologico, è una questione seria", afferma la mamma della bimba che ha sporto denuncia a Treviso dopo aver dovuto tenere a casa per 5 settimane la figlioletta, trapiantata e con deficit immunitario, perché nella classe c'erano due fratellini non vaccinati, che avevano contratto la varicella.
"I magistrati - prosegue la donna - devono esprimersi in maniera tale, con condanne se serve, perché i dirigenti delle scuole d'infanzia si adeguino alle norme, senza sconti. Più vaccinati ci sono, più i nostri figli sono al sicuro. Non si possono mettere in una classe bambini non vaccinati per motivi medici con altri non vaccinati per motivi ideologici".
La bambina costretta a non frequentare l'asilo è una paziente trapiantata: era già stata sottosta al primo vaccino - ha spiegato la mamma - risultando 'non-responder' (persone che non producono anticorpi dopo il vaccino), e non poteva essere sottoposta al secondo vaccino, cosa che la avrebbe esposta al contagio della malattia, in questo caso la varicella.
L'associazione presidi: "Senza certificato Asl a settembre non si entra a scuola" - "Allo stato delle cose, se non verrà presentato all'inizio dell'anno scolastico il certificato di avvenuta vaccinazione della Asl, non potremo permettere la frequenza dei bimbi a scuola, a nidi e materne". A chiarirlo è l'Associazione nazionale presidi, che dopo un incontro con il capo di gabinetto del ministero della Salute sottolinea che "non è possibile far prevalere la nuova circolare Grillo. Per ora, almeno fino all'inizio del nuovo anno scolastico, resta in vigore la legge Lorenzin: sarà quest'ultima ad essere applicata".
Toscana: a scuola solo se in regola - Sulla stessa linea dei presidi è anche Stefania Saccardi, assessore alla salute della Toscana, secondo la quale "al momento dell'ingresso a scuola la legge ancora in vigore è la legge Lorenzin, quindi tutti si devono comunque vaccinare, al di là dei discorsi, delle chiacchiere, delle prese di posizione: ancora oggi, almeno fino alla modifica della legge, non si entrerà a scuola se non si è vaccinati".