Slitta di un anno l'obbligo di vaccini per l'iscrizione alla scuola dell'infanzia e ai nidi introdotto dalla legge Lorenzin. La norma del decreto Milleproroghe è passata al Senato con 149 sì, un'astensione e 110 no, tra i quali quello di Elena Fattori (M5s). Un "indignato voto contrario" in dissenso dai 5 Stelle espresso "per storia personale, professionale e dolorosamente di madre", ha sottolineato.
Fattori (M5s) vota in dissenso su vaccini - La senatrice del M5s Elena Fattori vota in dissenso dal suo gruppo sull'emendamento che fa slittare di un anno l'obbligo vaccinale per l'iscrizione alla scuola. Fattori, in Aula, dopo aver ricordato i bambini immunodepressi che oggi Iss ha definito "a rischio di esclusione scolastica" ha concluso: "Rispetto la scelta del mio gruppo ma per storia personale, professionale e dolorosamente di madre non posso fare altro che dissociarmi dal mio gruppo e esprimere un indignato voto contrario".
M5s: polemiche inutili, non siamo contro vaccini - "Il dibattito a cui abbiamo assistito in Aula è stato strumentale, a tratti inutile e ingiustificato. Dispiace che non si sia interpretato al meglio l'emendamento approvato con l'unico scopo di garantire ai bambini l'ingresso alle scuole materne e agli asili nido, in continuità con quanto già fatto per le scuole. L'obbligo dei vaccini non viene minimamente intaccato". Lo scrivono, in una nota, i senatori del Movimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama. "A breve depositeremo un ddl - proseguono - il cui obiettivo sarà gestire le vaccinazioni in base ai dati scientifici ed epidemiologici che avremo con il pieno funzionamento dell'anagrafe vaccinale, che finora non era ancora stata istituita. Il Movimento 5 Stelle non è assolutamente, ribadiamo assolutamente, contro i vaccini. Dire il contrario significa negare l'evidenza, evidenza che sarà ancor più chiara quando verrà depositato il ddl".
Giallo sul "vaffa" della Taverna, Casellati: verificherò - Saranno necessarie le riprese della seduta per stabilire se la senatrice pentastellata e vicepresidente dell'Assemblea, Paola Taverna, alla fine del suo accorato intervento sui vaccini nel corso dell'esame sul Milleproroghe abbia veramente lanciato un "vaffa" verso i banchi dell'opposizione. Lo ha garantito la presidente del Senato Elisabetta Casellati al senatore di Forza Italia Massimo Mallegni che ha denunciato Taverna per l'offesa che avrebbe rivolto contro le minoranze. "Ha mandato tutti noi a quel Paese - ha detto Mallegni rivolgendosi alla Presidenza -. Questo atteggiamento in quest'Aula non è accettabile". Alle grida che si sono levate "fuori, fuori", la presidente ha risposto: "Fuori mando soltanto io. Spero che il vicepresidente Taverna non abbia fatto questo, perche' ha un ruolo istituzionale che non glielo consente".
Ronzulli: governo ascolta stregoni e non scienziati - "Far slittare di un anno l'obbligo di presentare i certificati vaccinali per l'iscrizione alla scuola dell'infanzia e ai nidi significa aver dato ascolto agli stregoni e non agli scienziati. E' un errore gravissimo che pagheranno i più deboli, i più indifesi, i bambini immunodepressi o con patologie che, proprio per questo, non possono essere vaccinati e che quindi saranno i più esposti ai rischi di contagio. Di fronte alla salute dei bambini anche lo scontro politico si deve fermare". Lo afferma Licia Ronzulli, vicepresidente dei senatori di Forza Italia.