Giovanni Gallavotti è il primo italiano a vincere il premio "Poincaré", il maggior riconoscimento internazionale per la fisica matematica istituito nel '97 e assegnato ogni 3 anni. Gallavotti è stato premiato per le sue ricerche sulla meccanica statistica, sulla teoria quantistica dei campi, la meccanica classica e i sistemi caotici. Nato 77 anni fa a Napoli, Gallavotti è membro dell'Accademia dei Lincei e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
"Lo considero un premio alla carriera - ha commentato Gallavotti -. Nella motivazione c'è la traccia del mio percorso culturale. E' stata una cosa inaspettata, sono molto contento".
Entusiasta del premio ricevuto dal fisico italiano è Giorgio Parisi, presidente dell'Accademia dei Lincei. "Gallavotti è un ricercatore prolifico, che ha dato contributi fondamentali in moltissimi campi e che si è occupato di fenomeni critici su grande scala, come il comportamento dei fluidi turbolenti - ha commentato -. Il suo contributo più grande consiste nella descrizione matematica rigorosa dei sistemi che non sono in equilibrio e si applica a un grandissimo numero di fenomeni, a partire dal campo elettrico e magnetico".
Parisi ha infine ricordato che Gallavotti ha fondato la meccanica statistica in Italia, fra gli anni '60 e '70, e "ha avuto una quantità innumerevole di studenti, colleghi giovani che ha spinto a lavorare in questo campo: ha fondato la scuola moderna di fisica matematica in Italia e il Premio Poincaré è un riconoscimento a lui e a tutta la sua scuola". Oltre a Gallavotti, il prestigioso riconoscimento per il 2018 è andato a Michael Aizenman e Percy Deift.