LA FOTO DELLA DISCORDIA

Treviso, dorme per terra in ospedale per assistere la madre: la denuncia su Facebook

La replica della direzione sanitaria: "Un atteggiamento incomprensibile, lo denunceremo"

© facebook

Per assistere in ospedale la mamma 94enne ricoverata è "costretto" a dormire per terra su un sacco a pelo nel reparto di Ematologia dell'ospedale di Castelfranco Veneto, Treviso, perché la struttura non mette a disposizione un letto per i familiari che fanno assistenza notturna. Questa la denuncia di un uomo di San Zenone degli Ezzelini, Siro Zilio, che ha affidato a Facebook la sua rabbia con tanto di foto esplicativa. Ben diverso il parere dell’ospedale: "Stiamo raccogliendo documentazione per valutare se procedere per via legale, chiederemo innanzitutto che vengano tolte quelle foto", ha dichiarato il direttore generale Francesco Benazzi a La Tribuna di Treviso.

"La mia notte di assistenza a mia madre all'ospedale di Castelfranco Veneto, come vedete non ho nessun letto a disposizione. Sono bloccato con la schiena e dovrei anche andare a lavorare. Queste cose non succedono naturalmente nei paesi normali", questa la didascalia utilizzata dall’uomo su Facebook per accompagnare una foto che lo ritrae in mutande, sdraiato per terra accanto al letto della madre. Zilio ha poi spiegato che, in realtà, la classica poltroncina c’è, ma "non serve a nulla se tu fai assistenza tre notti alla settimana almeno da un anno e al mattino vai a lavorare. Una volta il letto per l'assistenza c'era. Ci sono situazioni che possono protrarsi per anni e chi assiste deve anche lavorare".

"Siamo nel terzo mondo - ha aggiunto - Negli ospedali normali d'Europa non è necessaria l'assistenza perché hanno operatori e infermieri competenti che non necessitano della presenza di parenti. Però, per una questione di taglio di spese, il genitore te lo devi assistere tu, anche a costo di una crisi di nervi, perché il giorno dopo devi continuare a lavorare anche se sei morto. Non un aiuto, un letto, un cuscino per poter riposare un po', niente".

La replica dell'ospedale - "Una situazione molto strana quella a cui ha assistito il personale - spiegano ancora dall’ospedale a La Tribuna di Treviso - A causa del comportamento dell’uomo, gli infermieri sono stati ostacolati nell'assistenza sia alla mamma che alla paziente che occupa la stanza con lei. Più volte gli è stato detto di avere un atteggiamento più consono a un reparto ospedaliero, ma non c'è stato verso. Tutto è tornato alla normalità quando se n’è andato. Abbiamo avvisato i familiari affinché la cosa non succeda mai più".