WhatsApp diventa a pagamento, ma non per tutti
La nuova strategia parte dalle aziende che usano la piattaforma per rispondere ai loro clienti. Ma attenzione ai tempi...
Guadagnare con WhatsApp è uno dei propositi di Mark Zuckerberg da quando Facebook ha acquistato la piattaforma di messaggistica nel 2014. Oggi Menlo Park decide di partire dalle aziende: dovranno pagare per rispondere ai loro clienti. Ma soltanto se la risposta tarda ad arrivare: tempo massimo 24 ore, oltre questo limite i messaggi inviati verranno fatturati. Il costo oscillerà tra 1 e 9 centesimi. A renderlo noto è la stessa Facebook sul suo blog dedicato al business.
La decisione arriva a un anno di distanza dal lancio del nuovo profilo business dedicato alle aziende. Per rendere possibile l'utilizzo di WhatsApp a pagamento, Facebook ha lanciato il pacchetto Api (interfacce di programmazione) che le aziende dovranno utilizzare sulle proprie app o sui siti web. Si tratta di un pacchetto che non genererà costi se l'azienda risponderà ai clienti entro le 24 ore.
La data di lancio del nuovo sistema a pagamento è ancora incerta, ma nelle prossime settimane Facebook lancerà una campagna per stimolare gli utenti a comunicare con le aziende via WhatsApp. Per esempio per chiedere informazioni su voli o cambio biglietti. Incerto per ora è anche il costo del servizio, secondo alcune fonti dovrebbe aggirarsi tra 1 e 9 centesimi a messaggio inviato.
La funzione potrà essere usata per inviare messaggi rilevanti e non promozionali, come la conferma della spedizione di un prodotto o l'emissione di una carta d'imbarco. Ma dal 2019 dovrebbe essere possibile per le aziende inserire contenuti pubblicitari negli Status, un'idea che nasce per ricalcare le Instagram Stories usate da circa 450 milioni di persone.
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