Il ponte Tibetano, veramente pauroso, è il più celebre del Canton Ticino, in Svizzera; ma ce ne sono altri che lasceranno i visitatori senza fiato. Ecco sei ponti che uniscono luoghi molto belli ma poco conosciuti e che regalano panorami fantastici sulle bellezze del territorio.
Ponte Tibetano - Lungo 270 m il ponte tibetano consente di attraversare l’impervia valle che divide i comuni di Monte Carasso e Sementina. Il ponte unisce Curzutt e San Bernardo alla Via delle Vigne, consentendo di effettuare delle escursioni in un territorio ricco di presenze storiche, paesaggistiche ed enogastronomiche. Il camminamento, largo un metro scarso, è in legno di larice. Percorrerlo è un’esperienza unica che, grazie alle importanti misure di sicurezza, coinvolge escursionisti esperti, giovani intrepidi e famiglie. Il ponte s’innalza a ben 130 m dal suolo ed è comodamente accessibile grazie alla funivia che da Monte Carasso porta a Mornera passando da Curzùtt, antico e caratteristico borgo collinare che costituisce il punto di partenza ideale per scoprire un territorio ricco di testimonianze.
Ponte di Puntid - Case di sasso, cascate e torrenti. Un paesaggio quasi da fiaba è quello che propone la Val Calnègia e l’antico ponte romano chiamato Puntid, attende il passaggio dei visitatori. A monte di Foroglio si apre la Val Calnègia: superato su comodo sentiero il ripido scalino che porta in cima alla cascata, questa valle presenta uno sviluppo di circa tre chilometri con un dislivello di soli 200 m. Essa è sovrastata da cime impervie, che le tolgono il sole durante i mesi invernali, e da altissime pareti levigate dai ghiacci. Eppure i tre maggenghi che si attraversano testimoniano un’intensa attività.
Ponte di Petronilla - Un altro ponte romano si trova invece nascosto sopra Biasca. Da una delle chiese romaniche più belle attraverso un’immensa selva di castagni si giunge al ponte Petronilla. Sotto la Cima di Biasca, nasce il Rio della Froda, che scende scorrendo attraverso un passaggio tra le rocce che l’acqua ha scavato nel corso dei secoli. Si formano così le cascate di Santa Petronilla, le cui acque spumeggianti si tuffano tra le pareti rocciose sopra Biasca per poi scomparire, come per magia, dietro la stazione ferroviaria. Le cascate sono raggiungibili con una passeggiata a piedi di circa trenta minuti, partendo dalla Piazza Centrale di Biasca, passando accanto alla Casa Cavalier Pellanda e salendo poi verso la Chiesa di San Pietro e Paolo, considerata uno dei più bei monumenti romanici della Svizzera. Camminando lungo il sentiero della Via Crucis con le sue 14 cappelle, all’ombra dei castagni, si giunge al ponte romanico, da cui si possono ammirare le cascate. L’attraversamento del ponte porta infine all’Oratorio di Santa Petronilla.
Ponte di Erbonne-Scudellate - Metà Svizzera, metà Italia. Da Scudellate a Erbonne, due paesi che per anni hanno condiviso una storia comune: le unisce un fascinoso ponte di legno. Sino a pochi decenni fa, in Valle di Muggio l’uso agricolo del territorio perseguiva l’autosostentamento in presenza di scarse risorse; l’acqua piovana veniva immagazzinata nelle cisterne, con il terrazzamento dei pendii in prossimità dei villaggi. L’eccezionale stato di conservazione di questo peculiare tesoro dell’edilizia rurale ha contribuito alla nascita nel 1980 del Museo Etnografico della Valle di Muggio (MEVM).
Ponte-diga di Melide - Costruito su una morena il ponte-diga inizialmente collegava le due sponde del Lago di Lugano. La vista migliore sul ponte è senza dubbio dal Monte San Salvatore. Lo spettacolo, che questo storico ponte può offrire è davvero indimenticabile. Dalla vetta del San Salvatore, in prossimità del piccolo museo, si dirama un sentiero che attraversa il bosco sul versante nord del monte e conduce a Pazzallo e a Paradiso, esso permette di passeggiare in una natura intatta e rigenerante. Diversi punti panoramici, alcuni dotati di tavola sinottica esplicativa, offrono una splendida vista su Lugano, sul ramo del Ceresio che va verso Porlezza, sulla Sighignola, sul Monte Generoso e su Campione d'Italia. All'altezza dalla stazione intermedia di Pazzallo il sentiero esce dal bosco e segue, lungo una scalinata di 300 m, il percorso della funicolare. Prosegue all'ombra dei castagni per altri 20 minuti fino ad arrivare in prossimità della strada cantonale, in zona stazione FFS a Paradiso.
Ponte della Merla - Nascosto poco dopo Brontallo, sotto Menzonio, si trova il ponte della Merla. Maestoso dal basso e imponente dall’alto. Il fiume Maggia scorre veloce tra le rocce sottostanti. Incastonato tra la vegetazione che cresce indisturbata, il ponte della Merla aspetta i visitatori per una passeggiata. Primo villaggio della Val Lavizzara, Brontallo è posto su un terrazzo roccioso; le case quasi aggrappate sul pendio sono disposte a gradini. Le stalle e i fienili sono invece tutti raggruppati da una parte, verso il vallone a ovest, e formano un caratteristico complesso architettonico unico in tutta la Vallemaggia. La chiesa secentesca chiude a nord l'abitato. Per raggiungere il versante opposto della valle, in fondo alla gola, si deve attraversare il vecchio ponte della Merla. Brontallo si propone oggi come un villaggio autentico e tutto da vivere. Le strutture agrituristiche di qualità, perfettamente integrate nel contesto culturale e paesaggistico, fanno di Brontallo la destinazione ideale per un soggiorno all'insegna della tranquillità e della riscoperta delle tradizioni.
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