OGNI ANNO 1700 NUOVI CASI

Mesotelioma maligno, c'è una correlazione tra l'esposizione all'amianto e l'età alla diagnosi

Ogni anno in Italia ci sono 1.700 nuovi casi di questo raro tipo di tumore, di cui 80% associati all'esposizione pregressa ad amianto

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Esiste una correlazione tra i livelli di esposizione all'amianto e l'età alla diagnosi del mesotelioma maligno, forma di tumore rara e aggressiva che origina dal mesotelio, la sottile membrana che riveste e protegge i polmoni. I pazienti che nel lontano passato sono stati esposti a elevati livelli di amianto si sono ammalati prima di questa patologia rispetto a pazienti che sono stati esposti a livelli inferiori.

A dimostrarlo sono i risultati di uno studio scientifico della Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori, in collaborazione con i patologi della Duke University Medical Center (Stati Uniti) recentemente pubblicato su Carcinogenesis. "Poiché la maggior parte delle fibre di amianto ha una persistenza molto lunga nell'organismo, probabilmente per tutta la vita, esse possono essere rilevate nel tessuto polmonare dei pazienti deceduti per mesotelioma maligno e che erano stati esposti diverse decine di anni prima all'amianto", ha spiegato Tommaso Dragani, Direttore della s.s.d. Epidemiologia Genetica e Farmacogenomica, Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

Si stima che in Italia ogni anno ci siano 1700 nuovi casi di mesotelioma, con un rapporto di circa 3:1 tra uomini e donne. La percentuale dei casi di mesotelioma associati all'esposizione pregressa ad amianto è pari all'80% circa. L'esposizione all'amianto rappresenta, quindi, la causa principale del mesotelioma maligno. Questo studio ha utilizzato dati provenienti da analisi quantitative delle fibre di amianto nel tessuto polmonare, condotte dalla Duke University Medical Center. Si tratta di misure interne di esposizione che rappresentano valutazioni affidabili dell'esposizione cumulativa ad amianto che un determinato paziente può aver subito durante tutto l'arco della sua vita.

"Sebbene il meccanismo preciso della cancerogenicità dell'amianto non sia completamente noto - continua Dragani - si ritiene che l'infiammazione cronica provocata dalle fibre di amianto nel polmone e nel mesotelio svolga un ruolo importante nell'origine di questa malattia". È quindi plausibile che l'esposizione a elevati livelli di amianto possa causare un livello di infiammazione elevato che, a sua volta, potrebbe promuovere la progressione del tumore.

Nel complesso, il lavoro fornisce per la prima volta una stima dell'associazione tra i livelli di carico polmonare di amianto e l'età alla diagnosi di tale malattia, e ipotizza un possibile meccanismo coinvolto. Studi successivi di medicina di precisione, volti ad analizzare i livelli di infiammazione nel tessuto polmonare e nel mesotelio mediante la misurazione di biomarcatori cellulari e biochimici, permetteranno di chiarire le relazioni tra l'esposizione cumulativa all'amianto, l'entità dell'infiammazione tissutale e l'età alla diagnosi di mesotelioma maligno.