Un somalo, di 20 anni, è stato ferito da un colpo di pistola esploso da un agente della polizia ferroviaria. E' accaduto a Torino, davanti alla stazione di Porta Nuova. Il poliziotto ha estratto la pistola per difendere un collega, che il 20enne aveva ferito con un forchettone per eludere un controllo. L'agente e il migrante, quest'ultimo in stato di fermo, sono stati ricoverati in ospedale. Entrambi non sono in pericolo di vita.
L'episodio sul lato di via Nizza della stazione, proprio di fronte agli uffici della polizia ferroviaria, dove, intorno alle 20.30 i due poliziotti, un agente e un sovrintendente, stavano facendo ritorno. Il giovane somalo, che dalle prime informazioni sarebbe un richiedente asilo, era seduto sulle scale che conducono ai locali della stazione ferroviaria. "Qui non puoi stare, devi andare via", gli hanno detto intimandogli di allontanarsi. Il giovane - secondo il racconto di alcuni testimoni - si è rifiutato di spostarsi e, a quel punto, i poliziotti hanno deciso di sottoporlo ad alcuni controlli.
E' stato allora che il 20enne ha dato in escandescenza: ha iniziato ad urlare e, estratto da una tasca il forchettone, si è scagliato contro i poliziotti. Ferito ad una spalla il primo agente, stava per aggredire il secondo che, per difendere il collega e se stesso, ha estratto la pistola d'ordinanza e ha fatto fuoco.
L'area è stata subito isolata e sul posto è intervenuto il 118, che ha trasportato il somalo e l'agente ferito in ospedale. Il poliziotto, ricoverato al Mauriziano, ha riportato due ferite all'altezza della spalla che i sanitari hanno giudicato guaribili in cinque giorni. Più grave il giovane extracomunitario, che è stato ricoverato all'ospedale Cto sveglio e cosciente: il proiettile lo ha colpito ad un fianco ed e' uscito dalla coscia, senza provocargli lesioni letali.