INTERVISTA AL SUNDAY TIMES

Brexit, Salvini alla May: "Se non ti imponi, la Ue ti truffa"

Il ministro dell'Interno esorta il premier britannico ad adottare una linea più dura nei negoziati. Poi si concentra sulla bassa natalità italiana: "Scusa della sinistra per importare immigrati"

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"La mia esperienza nel Parlamento europeo mi dice che o ti imponi o loro ti truffano". Così il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in un'intervista al domenicale Sunday Times esorta il premier britannico, Theresa May, ad adottare una linea più dura nei negoziati l'Ue sulla Brexit. Per Salvini, "su alcuni principi non c'è bisogno di essere flessibili, e lei non dovrebbe fare passi indietro".

Secondo quanto riportato dal Sunday Times, Salvini accusa l'Unione Europea di cercare di punire il Regno Unito per avere votato la Brexit. "Non c'è alcuna oggettività o buona fede da parte europea", osserva il vicepremier.

Il ministro dell'Interno sostiene quindi che l'Italia è amica di Londra e vorrebbe che May uscisse con un buon accordo. "Spero che i negoziati finiscano bene in modo che il Regno Unito serva da esempio per coloro che escono dall'Unione Europea. Ricordo il referendum come un esempio di partecipazione e libertà - aggiunge Salvini -. Spero possa essere un'opportunità per gli inglesi".

Salvini: "Bassa natalità in Italia è una scusa per importare migranti" - In un'intervista rilasciata poi al Times, Salvini torna sul tema della bassa natalità in Italia: "Un Paese dove non nascono bambini è destinato a morire - spiega -. Alla fine di questo mandato il governo sarà valutato sul numero di nuovi nati più che sul suo debito pubblico. In gioco c'è la nostra tradizione, la nostra storia, la nostra identità e la sinistra sta usando la bassa natalità come una scusa per "importare migranti". Il ministro dell'Interno vede la bassa natalità come il problema numero 1 che l'Italia - con la seconda più vecchia popolazione al mondo - si trova ad affrontare. "Noi - ricorda - abbiamo creato un ministro della Famiglia perché lavori sulla fertilità, sui bambini, su un sistema fiscale che tiene conto delle famiglie numerose".

"L'obiettivo è avere un'immigrazione legale e qualificata" - Il vicepremier sottolinea quindi che "in questi ultimi due mesi abbiamo avuto 30mila arrivi di migranti in meno rispetto allo scorso anno" e che l'immigrazione era essenzialmente un problema di "occupazione" legato ad un eccesso di offerta di lavoro manuale. "L'obiettivo - conclude - è avere un'immigrazione legale, positiva e qualificata e non i 700mila che sono arrivati sui barconi negli anni recenti".