Writers italiani fermati a Betlemme, la Farnesina segue il caso
Tra gli arrestati c'è lo street artist napoletano Jorit Agoch. La loro colpa è l'aver realizzato un murales dedicato a una attivista palestinese
Il consolato generale a Gerusalemme e l'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv, in stretto raccordo con la Farnesina, seguono con la massima attenzione il caso dei due italiani fermati a Betlemme ai quali stanno fin d'ora prestando ogni possibile assistenza, in contatto con le autorità locali e le famiglie. I due connazionali fermati fra gli autori di un "murales" che rappresenta la giovane attivista palestinese incarcerata e poi liberata Ahed Tamim.
I due cittadini italiani, tra cui "street artist" napoletano Jorit assieme ad un palestinese, sono stati arrestati dalle forze di sicurezza israeliane perché autori di un "murales" dipinto sul muro di separazione che corre nella zona di Betlemme e che rappresenta la palestinese Ahed Tamimi: lo ha reso noto l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Tamimi era stata arrestata nello scorso dicembre dopo aver schiaffeggiato un soldato israeliano di fronte alla sua casa in Cisgiordania. Il murales voleva essere un omaggio al suo ritorno in libertà. La giovane è stata rilasciata domenica.
Jorit aveva lanciato un appello dal suo profilo Facebook. Jorit Agoch, napoletano di origini olandesi, è noto nel capoluogo partenopeo per alcuni murales che ricoprono intere facciate di edifici dedicati a campioni del pallone come Diego Armando Maradona, raffigurato con dei segni sul viso nello stile dei tatuaggi maori, o grandi rappresentanti della napoletanità come l'attore Massimo Troisi. Nel post su Fb in cui rende noto l'arresto chiede aiuto.
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