L’estate è arrivata. E con l’aumento delle temperature, la zanzara tigre inizia a farsi davvero sentire nelle città. Nella settimana dal 26 luglio all’1 agosto, saranno ben 67 le province del nostro Paese le aree più attaccate dal temuto insetto volante. In una scala di intensità da 0 a 4, la maggior parte sarà così colpita dall’indice potenziale di infestazione più alto.
I dati
Codice rosso in tutte le province di Puglia, Umbria e Basilicata, regioni interamente prese d'assalto. Quasi completamente attaccate anche Sicilia (dove si salva però Palermo), Sardegna, Calabria, Campania, Marche, Abruzzo, Friuli Venezia-Giulia, Emilia-Romagna e Liguria. Allarme alto chiaramente anche in Lombardia: molte le province con allerta massima, tra cui Milano. Lo stesso vale per il Lazio, dove si registra indice 4 anche a Roma. Piemonte colpito a metà con Torino al livello 2, in gran parte il Veneto. Per la Toscana, codice 3 a Firenze. Colpite a livello intermedio Molise e Trentino Alto-Adige. Codice bianco in Valle d'Aosta.
Zanzara tigre provincia per provincia
La zanzara tigre La zanzara tigre è lunga dai 5 ai 10 millimetri e vistosamente tigrata di bianco e nero. E' un insetto attivo durante il giorno, sviluppatosi negli ambienti urbani, quindi sempre a contatto con l'uomo verso cui dispone un'elevata aggressività. L'aedes albopictus, nota appunto come zanzara tigre, può trasmettere anche virus ed epidemie, ma è inoltre importante nella medicina veterinaria.
L'influenza di alte temperature e piogge Secondo Valeria Paradiso, responsabile tecnico di Anticimex Italia "vi sono due aspetti climatici fondamentali che influenzano la proliferazione delle zanzare: le temperature e le piogge. Quando le temperature medie sono intorno ai 25°C, la zanzara può completare un ciclo di sviluppo in meno di 10 giorni. Ecco perché solitamente i picchi di massima densità si hanno solitamente nei periodi estivi. Le piogge abbondanti e frequenti innalzando il livello dell'acqua, determinano schiuse massive e creano molti focolai nuovi.” I dati, forniti dal bollettino di Vape Foundation, sono stati divulgati proprio da Anticimex Italia, azienda specializzata nei servizi di igiene ambientale.