Il Tribunale superiore delle Acque pubbliche ha respinto l'istanza, presentata da Acea, di sospensione cautelare della decisione della Regione Lazio di stoppare i prelievi delle acque del Lago di Bracciano. Dunque di fatto vengono bloccati i prelievi. Il ricorso di Acea era stato appoggiato anche dal Campidoglio.
Dopo la crisi idrica dell'estate 2017, e dopo che Acea a settembre aveva sospeso i prelievi dal bacino di Bracciano, la Regione aveva fissato una quota minima del lago, subordinando qualsiasi ripresa dei prelievi a una condizione d'emergenza e solo con autorizzazione scritta della Regione stessa. A fine febbraio Acea aveva presentato il suo ricorso, e un mese dopo il Comune, con un "atto di intervento" firmato dal sindaco Virginia Raggi, aveva sostenuto l'azienda. Ora però arriva lo stop ad Acea da parte del Tribunale delle Acque.
Regione Lazio: "La sentenza conferma la nostra correttezza" - "Esprimo estrema soddisfazione per la decisione del giudice del Tribunale superiore delle Acque pubbliche di respingere la richiesta avanzata da Acea, e sostenuta dal Campidoglio - scrie in una nota l'assessore regionale ai Lavori pubblici e tutela del territorio Mauro Alessandri -. Questa sentenza conferma la correttezza amministrativa degli atti regionali e delle posizioni istituzionali assunte in occasione della grave crisi che ha colpito il lago di Bracciano e il sistema ambientale nella scorsa estate".