Milano stringe Milva nell'ultimo abbraccio. E' stata allestita al Piccolo Teatro Strehler la camera ardente per la cantante, morta il 24 aprile a 81 anni. Dal mattino molte persone si sono messe in fila per darle l'ultimo saluto. "Non poteva che essere qui la camera ardente al Piccolo Teatro per tutto quello che ha rappresentato nella storia umana e professionale di mia madre, è il luogo simbolo del suo lavoro, della sua ricerca, della sua carriera" ha detto Martina Corgnati, figlia di Milva. I funerali saranno celebrati in forma strettamente privata.
Il sindaco Sala: "Proporrò iscrizione al Famedio" - "E' doveroso che io sia qui, era una grande artista, era una delle tante persone che non nascono milanesi ma diventano profondamente milanesi. E i milanesi hanno sempre apprezzato il suo impegno sociale e politico. Per tutte queste ragioni io appoggerò la richiesta di iscrizione al Famedio che è qualcosa di importante", ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, uscendo dalla camera ardente. "I grandi artisti sono lì ed è assolutamente giusto che anche Milva sia lì", aggiungendo anche: "La coincidenza della sua morte poco prima del 25 aprile simbolicamente fa riflettere. Era una donna estremamente impegnata, una donna emiliana adottata da Milano. Milanese è chi ama Milano e vuole partecipare alla vita di Milano".
La figlia Martina: "In simbiosi con Sterhler" - "Ha fatto degli spettacoli straordinari, da Piazzolla a Brecht. Forse lo spettacolo più a rischi per lei fu l'ultimo con Sterhler 'Non sempre splende la luna', lo spettacolo che forse si è visto meno: era uno show formidabile con una Milva messa a nudo, con i capelli legati, truccati, senza scarpe quasi. Lei e la sua voce", così Martina Cognati, ricorda la madre citando uno dei tanti episodi della sua lunga carriera. "Con Strehler si realizzava una simbiosi, un complemento artistico assoluto, per cui nell'Opera da tre soldi l'abbiamo vista, tanti tanti anni fa, come una forza espressiva e di comunicazione di un personaggio degna di una grande attrice. Con la sua voce realizzava una grande teatralità".
Rita Pavone: "Meritava più apprezzamenti da viva" - "Secondo quando me si ha carattere e si ha talento bisognerebbe riuscire ad essere apprezzati quando si è vivi. Non che si piange dopo e si dice 'era tanto brava'. Meritava di essere ricordata almeno ogni tanto". Lo ha detto Rita Pavone, ricordando la collega. "Lascia una voce da contralto come poche - ha continuato - ed era una personalità forte, una donna bellissima e una professionista unica ed incredibile. Era moderna e aveva carattere e inoltre era molto simpatica e divertente oltre che una grande attrice".