Il Teatro Romano di Spoleto, uno dei gioielli artistici della città umbra, ha ospitato il recital di Giancarlo Giannini, nel quadro della manifestazione "I Love Spoleto". "Le parole Note" il titolo dello spettacolo che ha visto l'attore sul palco, con il quartetto del sassofonista partenopeo Marco Zurzolo, con Luciano Biondini, fisarmonicista originario di Spoleto, riconosciuto come uno dei massimi interpreti dello strumento a livello internazionale.
Giannini, ospite questa settimana a "Popular", è rimasto fortemente impressionato dal fascino del luogo... "Devo dire che leggere poesie al Teatro Romano di Spoleto - dice -, mi ha fatto provare emozioni raramente avute in passato. Il pubblico ha dimostrato grande interesse per la poesia e ha chiesto un bis che mi ha spiazzato, dal momento che non avevo nulla di pronto, ho trovato una poesia di Emily Dickinson e l'ho letta, poi ho letto "L'Infinito" di Giacomo Leopardi. Ritengo che le poesie vadano lette e non recitate, perché in questo modo arrivano meglio al pubblico".
Mi sembra di capire che la risposta del pubblico vi abbia colpito
Sì, anche a cena dopo lo spettacolo con i musicisti abbiamo sottolineato questo aspetto, un pubblico che io ho cercato di attrarre anche con un modo diverso di stare sul palco, che la gente ha apprezzato. Le poesie erano dedicate alla figura della donna attraverso molteplici sfaccettature
Lei non è solo un attore ed un regista ma anche un didatta.
Insegnando al "Centro Sperimentale di Cinematografia" di Roma, ai miei allievi cerco di trasmettere l'amore per la recitazione e per il teatro, ma anche per la poesia. Inoltre mi ha fatto molto piacere recentemente un recital a Napoli, dove ho letto poesie davanti ad una platea di giovanissimi, che hanno molto apprezzato. Dopo il recital con Giancarlo Giannini grande successo anche per il balletto "Mediterranea".
Prossimi appuntamenti il 27 luglio al Teatro Romano con i Kataklò e i loro spettacolo "Ready By Kataklò" e il giorno successivo, 28 luglio, con il "Gran Gala Internazionale di Danza" ed il tributo a Rudolf Nureyev.