FOTO24 VIDEO24 2

Di Maio: "Dall'Expo di Dubai messaggio per guardare oltre la crisi"

Durante l'inaugurazione del padiglione italiano è stata presentata anche la riproduzione del David di Michelangelo realizzata con una stampante 3D

1 di 3
2 di 3
3 di 3

"Mi auguro che possiamo condividere tutti lo stesso messaggio e la stessa convinzione: che possiamo guardare insieme oltre la crisi e trasformarla in un'opportunità per ricominciare meglio grazie al potere della bellezza che unisce le persone". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, all'inaugurazione del padiglione Italia all'Expo di Dubai, "il primo grande evento internazionale dopo la pandemia". 

Il David di Michelangelo realizzato con una stampante 3D Nel corso della cerimonia di inaugurazione è stata presentata ufficialmente anche la riproduzione a grandezza naturale del David di Michelangelo, fatta con una stampante 3D e che sarà uno dei simboli dell'Italia all'Expo. Realizzata in resina acrilica e poi rifinita con polvere di marmo, per renderla il più simile possibile all'originale anche nelle imperfezioni, la copia "stampata" del David è alta più di 7 metri (basamento compreso), composta da 14 pezzi assemblati ancora prima di intraprendere il viaggio da Firenze a Dubai. La copia pesa 400 chili, contro le 5 tonnellate dell'originale.

"Una volta per ottenere una copia si faceva il calco a contatto, adesso i sistemi digitali, le scansioni, i laser-scanner e altri tipi di strumenti come la fotogrammetria, permettono di acquisire dati molto dettagliati: è come avere il calco più fedele possibile all'originale", ha spiegato Grazia Tucci, docente del Dipartimento di ingegneria civile dell'Università di Firenze, che ha coordinato il progetto in collaborazione con i tecnici di Hexagon Italia e con il restauratore Nicola Salvioli, che ha finito con il tocco dell'artista il lavoro delle macchine.

"Spostare l'originale non avrebbe avuto senso. L'intera operazione sarebbe stata più costosa e avrebbe comportato dei rischi per l'opera michelangiolesca", ha sottolineato ancora Tucci, che da anni crea copie digitali di opere d'arte, anche nell'ottica di salvaguardia di quei patrimoni distrutti dalle guerre o da eventi catastrofici. "La copia digitale tuttavia non entra in conflitto con l'originale - ha avvertito -, al contrario la sostiene" nella sua promozione nel mondo di cultura e bellezza.

Espandi