La storia del cinema è ricca di pellicole che hanno mostrato minuziosamente la crudele realtà della Seconda Guerra Mondiale. Tra i film bellici più riusciti spicca "Salvate il soldato Ryan", il capolavoro di Steven Spielberg, che arrivò nelle sale americane il 24 luglio 1998 e consolidò, nel firmamento delle star hollywoodiane, gli attori Tom Hanks e Matt Damon.
"Salvate il soldato Ryan" riscosse un grande successo sia nel pubblico sia nella critica. Nel 1998 incassò 216.8 milioni di dollari nei soli Stati Uniti e 481.8 in tutto il mondo. Il film regalò inoltre a Steven Spielberg il suo secondo premio Oscar per la Miglior regia dopo quello ricevuto nel 1994 per "Schindler's List". La pellicola si aggiudicò nel 1999 anche altri quattro Oscar (Miglior Montaggio, Miglior Fotografia, Miglior Sonoro e Miglior Montaggio Sonoro) e due Golden Globe. Uno dei segni distintivi per cui è riconosciuto "Salvate il soldato Ryan" è il realismo delle scene. Quella iniziale dello sbarco resta un vero e proprio gioiello nel genere: 25 minuti in cui si susseguono gli eventi più traumatici, una vera agonia, perchè rappresentano la storia realmente accaduta, ma soprattutto perchè rappresentano per estensione ogni battaglia.
Il film racconta di un dramma familiare che si intreccia con il tema del conflitto mondiale: il 6 giugno 1944 il capitano John Miller (Tom Hanks) sbarca con i suoi uomini a Omaha Beach, in Normandia, sotto il fuoco dell'esercito del Terzo Reich. Dopo quella iniziale un’altra battaglia però ha inizio: il generale George Marshall, comandante supremo dell'armata anglo-americana, apprende che la famiglia Ryan dell'Iowa ha già perduto tre figli e che un quarto fratello, James Francis Ryan (Matt Damon), è stato paracadutato in Normandia, oltre le linee nemiche. Dà ordine che sia ritrovato e rimandato a casa. L'incarico è affidato al capitano Miller che parte alla sua ricerca con sei uomini e un interprete. Spielberg, ancora una volta trae ispirazione dalla realtà, prende spunto infatti da una storia vera, quella dei fratelli Niland, soldati dell’esercito Usa, che in momenti diversi persero la vita in battaglia. Solo uno sembrava essere ancora vivo (poi nella realtà si scoprì che era sopravvissuto anche un altro fratello).
A vent'anni dalla sua uscita, "Salvate il Soldato Ryan" rimane dunque un film da vedere e rivedere, moderno, spiazzante e realistico, capace di suscitare ogni volta apprensione, orrore, meraviglia. Non solo un buon film, bensì un capolavoro senza tempo.