C'è tempo fino al 24 febbraio 2019 per visitare "Easy Rider - Il mito della motocicletta come arte", la mostra ospitata dalla Reggia di Venaria Reale. Dalla Yamaha di Valentino Rossi alla Ducati di Casey Stoner, dal chopper di "Easy Rider" alla Triumph Bonneville di Steve McQueen ne "La Grande Fuga", corse e cinema si uniscono all'arte contemporanea in un'unica esposizione dedicata alle due ruote. Tra le opere presenti dentro le mura della Reggia, l'"Autoritratto con moto" di Antonio Ligabue e "Travel, live in USA" di Luigi Rocca.
La motocicletta come metafora Viaggiare, trasgredire e ricercare la libertà. Sono molteplici i significati che si potrebbero attribuire alla guida su due ruote. A neanche 150 anni dall'invenzione della moto (nata presumibilmente nel 1885) alcuni marchi sono entrati nell'immaginario collettivo. Ducati, Moto Guzzi, Harley-Davidson, Triumph, Vespa e molti altri, tutti brand attorno ai quali si è sviluppata una vera e propria cultura.
Le aree tematiche Per non lasciare nulla al caso, la mostra è organizzata in nove sezioni dedicate a temi ed epoche differenti: Stile, forma e design italiano; Il Giappone e la tecnologia; Mal d'Africa; La velocità; Sì, viaggiare; London Calling; Il mito americano; Terra, Fango, Libertà; La moto e il cinema. Più di 50 modelli di moto dialogano con opere d'arte contemporanea legate alle due ruote: "Rosso Guzzi e Rosso Gilera" di Alighiero Boetti, "Accelerazione = sogno" di Mario Merz, "High Speed Memories" di Gianni Piacentino e diversi dipinti di Paul Simon, ex bassista dei Clash e appassionato collezionista di motociclette.