Fca soffre in Borsa nella prima seduta dopo l'avvicendamento tra Sergio Marchionne, ricoverato in ospedale a Zurigo, e Mike Manley, la nuova guida del gruppo. Il titolo è sceso anche dopo la notizia delle dimissioni di Alfredo Altavilla, braccio destro di Marchionne e responsabile per le attività europee, chiudendo con una perdita dell'1,50% (16,17 euro), in recupero comunque rispetto all'avvio (-4,30%). Bruciato in un solo giorno 1,5 miliardi.
In calo tutti i titoli della galassia Agnelli - In territorio negativo anche tutti gli altri titoli della scuderia Agnelli-Elkann: Cnh -1,70%, Exor -3,25% e Ferrari -4,88%, maglia nera del listino. Intanto Manley è impegnato con il Gec, l'organismo decisionale del gruppo, in vista del Cda e della presentazione dei conti trimestrali tra 2 giorni.
I titoli hanno perso in un solo giorno 1,5 miliardi di euro - La Borsa di Milano ha bruciato in un solo giorno 1,5 miliardi sui quattro titoli della galassia Fca, passando da circa 73,62 miliardi di venerdì sera circa 72,09 miliardi di capitalizzazione dei quattro titoli alla chiusura di lunedì. La capitalizzazione di Fca è passata da 25,557 miliardi a 25,09 miliardi, lasciando sul terreno poco meno di mezzo miliardo. Ferrari è passato da 22,53 miliardi a 22,04 miliardi: un calo di 4,9 miliardi. Cnh industrial è passata da 11,893 a 11,76 miliardi. Exor invece è scesa da 13,64 a 13,20 miliardi.
Altavilla lascia il gruppo - Alfredo Altavilla, responsabile dell'area Emea per Fca ha rassegnato le dimissioni dal gruppo. La notizia nonè stata confermata ufficialmente dall'azienda. Altavilla era uno dei manager in corsa per la successione di Sergio Marchionne e ha deciso di lasciare dopo la scelta dell'azienda di Mike Manley. Dopo le sue dimissioni torna ad accelerare il calo Fiat Chrysler Automobiles a Piazza Affari. Il titolo di Fca cede il 3% a 15,87 euro.
Il braccio destro di Marchionne - Altavilla, tarantino, 55 anni, in Fiat da 20 anni e a lungo braccio destro di Marchionne, è entrato nel consiglio di amministrazione di Telecom, su proposta del fondo americano Elliott. In passato era stato indicato come possibile erede di Mauro Moretti alla guida di Finmeccanica. Laureato alla Cattolica di Milano in Economia e commercio, con la tesi "Il modello del ciclo di vita applicato al settore automobilistico: il caso Uno", Altavilla ha guidato l'ufficio di rappresentanza Fiat a Pechino e la joint venture Tofas in Turchia. È stato l'uomo della trattativa con Gm, testimone al fianco di Marchionne, a New York, del blitz grazie al quale l'ad ha chiuso con la casa di Detroit la put option portando a casa 2 miliardi di dollari. Anche nei negoziati per la conquista di Chrysler, Altavilla ha avuto un ruolo importante ed è stato uno dei protagonisti. Sposato, un figlio, appassionato di moto e tifoso dell'Inter, ha guidato anche Fiat Powertrain Technologies.