Battute infelici su stupro, pedofilia, Olocausto, 11 settembre e Aids che risalgono a 10 anni fa e che il regista di "Guardiani della galassia" James Gunn aveva scritto su Twitter ora gli sono costati il licenziamento. Perché alcuni follower hanno riproposto gli screenshot in rete e il presidente dei Walt Disney Studios Alan Horn li ha ritenuti "indifendibili e incoerenti". Così lo ha licenziato.
Gunn, dopo aver diretto i primi due film della serie (nel 2014 e nel 2017), avrebbe dovuto occuparsi della sceneggiatura e della regia di "Guardiani della Galassia 3".
Ma quelle famose frasi, gli sono costate il posto. Alcune erano di questo tenore: "Le risate sono la miglior medicina. Ecco perché rido delle persone con Aids" e "La cosa migliore dell’essere stuprati è quando hai finito di essere stuprato: è tipo: 'quanto è bello non essere stuprato'...".
A nulla sono valse le giustificazioni del regista che ha scritto sempre sui social: "Le mie parole di dieci anni fa erano solo tentativi fallimentari e sfortunati di essere provocatorio. Me ne sono dispiaciuto per anni da allora: non solo perché erano stupide, per nulla divertenti, selvaggiamente insensibili e certamente non provocatorie come speravo, ma anche perché non riflettono la persona che sono oggi". James si assume tutte le responsabilità e assicura. "Quello che posso fare oggi, oltre alle scuse, è essere una persona migliore".