Nella gara per la cessione dell'Ilva "è stato leso il principio della concorrenza". A sostenerlo è il ministro del Lavoro Luigi Di Maio. "La procedura è stata un pasticcio, le regole del gioco sono state cambiate in corsa - ha detto riferendo alla Camera -. Se fosse stata corretta ci sarebbero state molte più offerte e tutte migliori, anche quella di Arcelor".
"Offerta AcciaItalia era migliore" - "L'offerta di AcciaItalia guidata dal gruppo Jindal era la migliore, ma nel bando metà del punteggio era dato al prezzo e non al piano ambientale e alla salute: per questo è stata scelta Arcelor".
"Criticità macigni, avvieremo indagine" - Il ministro quindi ha annunciato una serie di indagini: "Chiederò immediatamente chiarimenti ai Commissari, avvierò un'indagine interna al ministero e chiederò un parere all'Avvocatura dello Stato", ha spiegato Di Maio che sull'Ilva "definisce inspiegabile il comportamento tenuto dal ministero" dello Sviluppo. Le criticità rilevate "dall'Anac - ha detto - sono macigni, sono gravissime e questo governo, io in primis, non possiamo far finta di niente come è accaduto per troppo tempo".
Calenda: "Di Maio ha detto cose gravi e false" - "Hai detto in Parlamento cose gravi e false. Minacciare indagini interne al Mise è vergognoso. La responsabilità sulla gara è mia". Lo ha scritto l'ex ministro Carlo Calenda su Twitter. "A differenza tua non ho bisogno di inventarmi manine. E assumiti la responsabilità di annullare la gara se la ritieni viziata", ha concluso.
Bellanova (Pd): "Di Maio dica se la vuole chiudere" - "Di Maio dica chiaramente se vuole chiudere l'Ilva, se vuole continuare la propaganda fatta in campagna elettorale e portarci alla decrescita infelice". Così Teresa Bellanova, responsabile Mezzogiorno del Pd, ha commentato le parole sull'Ilva del ministro. "L'Anac - ha detto Bellanova - ha rilevato criticità e non illeciti nella gara. Di Maio dica se ritiene la gara, preparata con l'ausilio dell'Avvocatura dello Stato, ancora valida o se ritiene di chiudere il più grande impianto del Mezzogiorno". Ai cronisti che gli ricordavano le parole di Di Maio secondo cui l'offerta di Acciai Italia fosse migliore, Bellanova ha detto: "Acciai Italia avrebbe potuto fare ricorso al Tar se fosse vero quanto sostiene Di Maio. La sua offerta era di un miliardo e 50 milioni rispetto a un miliardo e 800 milioni di Mittal: una differenza di 600 milioni che sono finiti in tasca ai creditori di Ilva che avevano lavorato e non erano stati pagati".
Arcelor: "Lavorato con correttezza con governo" - "ArcelorMittal, in questi quattro anni, ha partecipato con correttezza, impegno e dedizione alla gara d'appalto per Ilva, gestita dai suoi commissari sotto la supervisione del governo Italiano. All'interno di questo processo, la nostra azienda ha ottemperato in maniera chiara e trasparente a tutti i passaggi necessari, come richiesto dalle leggi italiana ed europea, per firmare il contratto vincolante per l'acquisizione di Ilva". Così in una nota ArcelorMittal ricordando che investirà 4,2 miliardi di euro.
"Miglioreremo impegni originari"- "Nei recenti incontri con il nuovo vicepremier Luigi Di Maio abbiamo lavorato per incrementare il piano ambientale e quello occupazionale, che migliorerà gli impegni originari e rafforzerà le prestazioni ambientali di Ilva e il suo sostegno alle comunità locali", si legge sempre nella nota diffusa dall'azienda che ha annunciato che presenterà al ministero una "proposta migliorativa nei prossimi giorni". Una volta raggiunto un accordo "siamo fiduciosi che tutte le parti, compresi i sindacati, ne rimarranno soddisfatte".
"C'è molto lavoro da fare per riassestare Ilva ed effettuarne il rilancio e per ricostruire un business italiano di cui il Paese possa essere orgoglioso. Siamo entusiasti e motivati da questa prospettiva e i nostri team sono pronti da mesi ad iniziare a lavorare. Ribadiamo il nostro impegno verso Ilva e il rispetto degli impegni che abbiamo preso".