Tremila euro in cambio della patente. O quasi. Quantomeno della prova teorica. Gabriele Branchi, titolare dell’omonima scuola guida, avrebbe accettato del denaro per inviare dei sostituti esperti di quiz a sostenere l’esame al posto dei candidati. E' accaduto a Rimini. Tra questi un operaio di 40 anni, che la mattina del suo esame risultava regolarmente al lavoro e contemporaneamente tra i presenti a sostenere il quiz. Branchi è stato arrestato, mentre il 40enne denunciato a piede libero. Lo riporta Il Resto del Carlino.
L’episodio dell’operaio risale all’ottobre scorso. Al 40enne era stata revocata la patente per guida in stato di ebbrezza. Branchi gli avrebbe parlato della possibilità di pagare 3mila euro in cambio di una "controfigura": un 50enne foggiano esperto di quiz, ora ai domiciliari. La tecnica per sfuggire ai controlli era questa: sostituire dai documenti cartacei le fototessere del candidato con quelle del 50enne. Il trucco però è stato presto scoperto da un funzionario che, a compito finito, ha messo a confronto il fascicolo cartaceo con quello digitale (con foto reali e sempre consultabile dal controllore), accorgendosi della truffa. Il compito è stato invalidato e la Stradale ha iniziato le sue indagini.
Falsificazione di documenti, sostituzione di persona, induzione in errore al funzionario della motorizzazione civile. Queste le accuse a carico del titolare, attualmente ai domiciliari. "Avevo bisogno della patente e volevo essere sicuro di superare la prova scritta, così ho accettato la proposta di Branchi e pagato tremila euro", avrebbe invece raccontato l’operaio agli investigatori. Gli agenti hanno sequestrato anche 30mila euro in contanti nascosti nell’autoscuola e ritenuti provento di altri esami "taroccati".