Prende il via venerdì 20 luglio alle ore 18.00 la prima mostra del progetto artistico “Genius Loci”, nato dall’idea di realizzare opere d’arte direttamente nei luoghi storici prescelti, attraverso l’originale tecnica della proliferazione naturale di muffe su juta, con interventi pittorici successivi. Sono state selezionate e ora esposte a Caserta 20 opere “create” dal duo TTOZOI Stefano Forgione e Giuseppe Rossi. L’esposizione, fruibile gratuitamente fino al prossimo 20 agosto, segue i normali orari museali della Reggia.
I luoghi prescelti per questo originale progetto artistico, unico nel suo genere, e sviluppato con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo MiBACT, sono stati due siti Unesco, simboli universali della cultura architettonica, artistica ed archeologica italiana: la Reggia di Caserta e l’Anfiteatro del complesso archeologico di Pompei. In entrambe le location gli artisti hanno creato a quattro mani le opere in situ, con materie organiche (farine varie), acqua e pigmenti naturali su tele di juta, poi riposte in teche sigillate, all’interno delle quali le tele hanno dimorato per circa 40 giorni. Qui hanno lavorato il tempo e la natura. attraverso la naturale proliferazione di muffe, con manifestazioni sempre diverse: le tele insomma hanno catturato l’anima del luogo, il “Genius Loci”” appunto. Nutrendosi della sola parte organica, le spore hanno interagito con l’opera secondo uno schema ignoto ed apparentemente caotico. In realtà TTOZOI ha monitorato costantemente la progressione del processo, fin quando ha deciso di interromperlo, passando poi alla rifinitura e all’ultimazione delle tele, che, da questo momento, non subiscono ulteriori mutazioni naturali.
In riferimento alla selezione di 20 opere “create” ed ora esposte a Caserta, scrive il curatore Gianluca Marziani: “Cosa è accaduto durante la permanenza delle opere presso la Reggia? Come hanno agito le muffe naturali nei giorni di silenziosa sospensione dei telai lungo gli spazi sotterranei dell’edificio? Il risultato diventa la forma immaginata e misteriosa, viva e pulsante, forma inizialmente possibile ma mai realmente preventivabile. Perché il risultato di GENIUS LOCI appartiene alla biologia del luogo, alle variabili infinite di un environment, ai tempi di permanenza nel sito specifico. TTOZOI decidono, con metodo e disciplina, quando fermare il processo, optando per un istante di chiusura così come nella vita si sceglie un inizio che conduca al conseguente epilogo. Dal momento in cui le muffe sono bloccate, l’opera rende l’impronta materica un segno definitivo, una nuova superficie che metabolizza la metafora e la somiglianza mimetica. Le tele nate a Caserta attraversano le molteplici nature di un’immagine dal cuore informale: paesaggi nebulosi, montagne tra cieli che brillano, mari con variabili di infiniti blu, paesaggi notturni visti dal cielo, contrappunti luminosi che giocano tra micromondo cellulare e macromondo astronomico.”