Anche le rockstar vanno in pensione. Con 40 anni di contributi al fu Enpals, l'ente di previdenza degli artisti ora confluito nell'Inps, Vasco Rossi ha infatti maturato la sua meritata pensione. Ma di smettere di fare musica il rocker di Zocca non ci pensa nemmeno: a 66 anni prosegue con tour sempre più energici e nuovi dischi. Ma se si stancasse e volesse ritirare la pensione all'ufficio postale... potrà farlo.
I contributi Vasco ha iniziato a versarli nell'ormai lontano 1978, con l'uscita del suo primo album "Ma cosa vuoi che sia una canzone". A qualcuno potrà sembrare strano perché associare a rockstar la parola pensione (soprattutto in tempi cui ultrasettantenni, da Roger Water ai Rolling Stones, ancora girano il mondo facendo concerti) appare un controsenso. E a molti sembrerà persino una stranezza che quello di cantante sia un "lavoro" per cui si versano i contributi pensionistici. Ma così, ovviamente, non è. E Vasco da ormai 40 anni, con grande successo, fa questo lavoro.
L'unico riposo che si gode è quello delle vacanze dopo l'ultimo tour che a giugno, ancora una volta, lo ha visto riempire gli stadi di tutta Italia. Una vacanza che, ci scommettiamo, servirà solo a rigenerarsi in attesa di un nuovo progetto. E la pensione può attendere...