Controllare i droni utilizzando il busto: il progetto del Politecnico di Losanna
Per pilotare i droni di domani basteranno un giubbotto ultra tecnologico e un visore per la realtà virtuale
La realtà virtuale si prepara a mandare in pensione il buon vecchio joystick anche in applicazioni particolarmente complesse come, ad esempio, il pilotaggio di un drone: si tratta di una nuova tecnologia che sfrutta i movimenti del busto per direzionare il drone, grazie a degli speciali marcatori a infrarossi che si occupano di valutare con precisione spostamenti e profondità.
La sorprendente tecnologia è stata sviluppata all'interno del laboratorio di Neuroingegneria traslazionale del
Politecnico di Losanna sotto la guida del professor
Silvestro Micera, docente dell'Istituto di BioRobotica della
Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
L'obiettivo della ricerca era di progettare un sistema semplice ma preciso che permettesse di concentrarsi su operazioni rilevanti, come quelle di ricerca e salvataggio. Utilizzando il proprio corpo, l'operatore ha infatti la sensazione di volare e assicura maggior coinvolgimento rispetto all'uso del joystick, utilizzato fino a questo momento in tutti i droni.
Ben 39 volontari sono stati impegnati nella messa a punto di questa tecnologia, che lascia gli arti, la testa, mani e piedi liberi di eseguire altre operazioni durante la fase di pilotaggio del drone, come potete vedere dalle immagini seguenti.
Per farvi un'idea dell'effettivo funzionamento, non perdete il video presentato dalla coordinatrice della ricerca Jennifer Miehlbradt.
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