Sono annegati 4 dei 30 migranti che, in viaggio su un barcone, si sono gettati in mare alla vista delle navi Protector di Frontex e Monte Sperone della guardia di finanza al largo di Linosa. Lo hanno confermato alla Squadra mobile di Ragusa parenti e amici delle vittime. Al comandante e all'equipaggio del barcone, fermati a Pozzallo per aver favorito l'immigrazione illegale, contestato anche il reato di morte come conseguenza di altro delitto.
Egiziani, siriani, tunisini e algerini i fermati - I fermati sono Abdu Mostafa Abul Majd Arafa, di 27 anni; Abd El Gawed Mouhamed Hamed, di 20; Mohamed Faycel Mostafa, di 18; Achraf Fekre El Bahlaouane, di 28; Mohammed Sayed Mehrez, di 49; Shabeen Kamal Abdel Adim, di 29, tutti egiziani. Ci sono poi due siriani: Mouhamed Adnan Awad, di 38 anni, e Mouhammed Noure Hamem, di 54, un algerino, Hamlil Youssef, di 33, e due tunisini: Kamal El Waer, 33 anni, e Ben Mohamed Nabil, di 32. Comandante ed equipaggio erano dotati di navigatore satellitare e bussola. Si è scoperto che il capitano era già stato arrestato nel 2004 come scafista.
Tutti fotosegnalati i migranti a bordo - I migranti a bordo, 447 persone in tutto, sono stati fotosegnalati alla polizia scientifica di Ragusa: tra loro ci sono due nigeriani che erano già stati in Italia. I due erano stati espulsi perché irregolari.
Barcone fermato dalla guardia costiera libica - Un altro barcone diretto in Europa è stato intanto fermato dalla guardia costiera libica al largo di Khoms. I 158 migranti a bordo, tra i quali c'erano 34 donne e nove bambini, sono stati portati in un campo profughi a Khoms dopo aver ricevuto aiuti umanitari e assistenza medica.