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"Luis e gli alieni", l'incontro del terzo tipo con l’altro e l'accoglienza della diversità

Dall'11 luglio nei cinema il film d'animazione pedagogico che racconta come osservare dietro le apparenze

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Arriva nelle sale italiane l'11 luglio "Luis e gli alieni", diretto dai premi Oscar Christoph e Wolfgang Lauenstein. Il film d'animazione mischia elementi classici dei drammi familiari con la comicità delle sitcom e delle commedie sullo scambio d’identità. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva della favola che racconta una storia di amicizia perfetta per la nostra contemporaneità che vive di diffidenze e paure nell'imbattersi nel "diverso"...

Al centro del film la storia di Luis, un dodicenne timido e introverso, spesso bullizzato dai compagni. Suo padre, l’ufologo Armin Sonntag, non gli dedica molto tempo, intento a scrutare il cielo alla ricerca di vita extraterrestre. Anche il Preside della scuola si accorge della situazione familiare di Luis e decide di mandarlo nell’Istituto gestito dalla severa e inquietante Signorina Sadiker. Tutto cambia però quando dallo spazio 3 goffi Alieni ( Mog, Nag e Wabo), intercettano una televendita terrestre dell’imperdibile materassino massaggiante "Nubbi dubbi".

Ne vogliono uno a tutti i costi! Partono, così alla volta della terra, schiantandosi nei pressi della casa di Luis dopo una manovra maldestra. Dopo aver fatto amicizia, i tre alieni, dotati di singolari extrapoteri, e il coraggioso Luis, vivranno avventure incredibili e si aiuteranno a vicenda per risolvere i loro problemi.

Il film è diretto da due fratelli tedeschi, Christoph e Wolfgang Lauenstein, che nel 1990 vinsero l ’Oscar per il miglior corto d’animazione con "Balance". "Abbiamo fatto ricorso agli elementi tipici della screwball comedy, delle sitcom e, soprattutto, delle commedie in cui si verificano degli scambi d’identità. Grazie al nostro background biografico abbiamo una certa affinità con questo genere particolare. Inoltre, poiché siamo gemelli identici, quando eravamo piccoli e andavamo a scuola ci capitava spesso di scambiarci d’identità, e questa cosa ci faceva divertire moltissimo. In altre sceneggiature precedenti a questa avevamo già usato gli elementi di questo genere di commedie, ma con Luis e gli Alieni volevamo sviluppare ancora di più l’enorme potenziale di questi espedienti comici".

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