Insieme alla 508, Peugeot ha presentato a Montecarlo anche quel campione di versatilità che porta il nome di Rifter. È una multispazio ma la definizione le sta stretta, perché nel rinnovamento generale del progetto (che coinvolge anche il Berlingo della Citroen) il veicolo fa adesso il salto di qualità anche dal punto di vista della dinamica di marcia. Merito del Grip Control.
Nuovo Peugeot Rifter è proposto con due lunghezze differenti ‒ una taglia medium di 4,4 metri e una large di 4,7 ‒ perché volendo offre anche tre file di sedili e 7 posti a sedere. Davvero fantastica la capienza del bagagliaio: 1.355 litri nella versione con taglia media. Ma il plus è nelle dotazioni di carrozzeria che esaltano la funzionalità del veicolo: le portiere posteriori sono scorrevoli e il lunotto si apre separatamente dal portellone. Nuovo Rifter si pone come unʼalternativa a un monovolume classico, in quanto è super spazioso e confortevole per ogni tipo di viaggio lungo.
Il modello da noi provato è il 110 CV benzina (già Euro 6.2), scattante e agile nel traffico cittadino, silenzioso in marcia e per chi siede dietro proprio riposante. Quanto al Grip Control, lo conosciamo già da altri modelli Peugeot: è un evoluto sistema di trazione anteriore che, per aderenza e stabilità, assolve molte funzioni dei sistemi a quattro ruote motrici. In gamma ci sono anche tre motorizzazioni diesel e in seguito arriverà un benzina ancora più potente (130 CV), mentre il cambio automatico a 8 rapporti è disponibile a richiesta.
Su Rifter non manca niente di ciò che è presente sulle automobili della gamma Peugeot, e così abbiamo trovato lʼi-Cockpit (anche se con schermi più piccoli della 508) e le dotazioni di sicurezza del pacchetto Adas. In Italia gli allestimenti saranno tre: Active, Allure e GT line, a listino arriverà a settembre.