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Covid, Zaia: "Due casi di variante indiana sono stati individuati anche in Veneto"

"Si tratta di due cittadini di Bassano, padre e figlia, appena rientrati dall'India. Sono in isolamento fiduciario a casa. I tamponi sono stati processati oggi, ma gestiamo la situazione senza allarmismi"

IPA

E' stata individuata anche in Veneto la variante indiana del Coronavirus. Lo ha reso noto il presidente regionale Luca Zaia. "Si tratta - ha detto - di due cittadini indiani di Bassano, padre e figlia, con la variante indiana. Le varianti ormai sono migliaia, e prima o poi arrivano tutte. Affrontiamo giorno dopo giorno questi aspetti, e andiamo avanti".

Per quanto riguarda i due casi accertati, Zaia ha reso noto che "si tratta di cittadini rientrati dall'India. Sono in isolamento fiduciario a casa. La conferma è giunta dall'Istituto Zooprofilattico del Veneto. I tamponi sono stati processati oggi".

Inoltre ci sarebbero altri due pazienti in valutazione per la variante indiana, ma non risiedono a Bassano. "Stiamo gestendo la questione senza allarmismi - ha concluso il presidente del Veneto- la variante c'è, ci è stata comunicata, vogliamo farlo senza ansia".

Cosa sappiamo sulla variante indiana. Di sicuro piace poco perché ha due mutazioni nella proteina Spike, che rendono più facile l'inserimento all'interno dell'organismo, ma sono informazioni poco sufficienti per capire se realmente sia più pericolosa. Tutti gli esperti concordano sul fatto che servono altri studi per capire se e quanto è più contagiosa rispetto al virus originale, come sembra, e anche per capire se sfugge ai vaccini. 

Anche per questo si è resa necessaria, in via precauzionale, la scelta del ministero della Salute di vietare l'ingresso nel nostro Paese a chi è stato in India negli ultimi 14 giorni. Per gli ingressi precedenti al provvedimento c'è l'obbligo di sottoporsi a tampone. 

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