Il governo britannico ha accettato di perseguire dopo la Brexit una "zona di libero scambio tra Regno Unito e Ue" per le merci. Lo ha annunciato il primo ministro Theresa May, dopo una riunione fiume durata 12 ore con il suo gabinetto. "Il Consiglio dei ministri ha concordato con discussioni dettagliate la nostra posizione collettiva per il futuro dei nostri negoziati con l'Ue", si legge in una nota.
I ministri hanno sottoscritto un piano per creare una zona di libero scambio per i beni industriali e agricoli con l'Ue, basata su un "regolamento comune". Hanno anche appoggiato quello che potrebbe essere un "territorio doganale combinato".
L'accordo prevede disposizioni più flessibili per i servizi, con un riconoscimento che comporterà un minore accesso reciproco ai mercati rispetto a quello attuale. Il piano propone anche quello che viene definito un "quadro istituzionale comune" per interpretare gli accordi tra Regno Unito e Ue, da svolgere in ciascuna giurisdizione dai rispettivi tribunali.
La dichiarazione del governo fa avanzare l'idea del cosiddetto accordo doganale facilitato, un sistema di compromesso che potrebbe essere accettabile sia per i membri del governo Gb che per Bruxelles.
L'accordo diffuso dalla May si conclude affermando che le decisioni rappresentano "un approccio preciso e responsabile verso la fase finale dei negoziati", offrendo scambi di merci senza attrito e flessibilità normativa per i servizi. Il piano, aggiunge, darebbe ancora al Regno Unito una politica commerciale indipendente, con la possibilità di impostare le proprie tariffe non Ue e di raggiungere accordi commerciali separati.