Prima l'annuncio del sesso: E' femmina!", poi una lettera dolce ed intensa alla figlia. "Spero che tu possa amarmi amore mio per come già ti amo io, senza conoscerti" si legge. Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro, ha scritto queste parole toccanti su "Liberi Tutti", inserto del Corriere della Sera, raccontando anche altri retroscena legati al momento in cui ha saputo di diventare padre.
"Oggi è il tempo in cui questa è solo una grande gioia da condividere con l’universo intero e tutte le galassie circostanti. Mi piacerebbe, però, tornare a quel giorno in cui io stesso sono venuto a saperlo. Mi piacerebbe raccontarvi il modo e i tempi in cui ho fatto i conti con quella che, credo e mi dicono, sarà per sempre la cosa più bella della mia vita: io, sì proprio io, divento padre!" ha scritto Sangiorgi.
Poi alcuni retroscena che riguardano quei concitati momenti. "Ilaria (Macchia, ndr), la mia compagna da anni, con cui condividiamo un tetto e milioni di parole scritte, lette, mangiate, cantate e 'girate', me lo ha detto per come temevo sarebbe successo a noi, conducendo da sempre una vita in continuo movimento verso qualche posto: al telefono, mentre scendevo da un aereo qualsiasi a Londra, impietrito, davanti a una scala mobile, con le valigie in mano e con il cuore in gola. 'Diventi padre, amore! Aspettiamo un figlio, sarà divertente!!!'. E io che non ci ho capito niente le ho chiesto di ripetere L-E-N-T-A-M-E-N-T-E perché proprio non avevo sentito la parte in cui mi diceva che aspettavamo un bambino... proprio no! 'Scusa Ila, hai detto padre, figlio nella stessa frase e ti rivolgevi a me?! Forse hai detto altro, tipo 'che bello mio padre, tu sei il figlio di tuo padre, hai detto sono incinta!?".
La reazione è stata incredibile. "Le valigie giù per il pavimento, la bocca spalancata sul soffitto, gli occhi sgranati verso annunci di partenze o arrivi in città che proprio non erano di questo pianeta... o almeno io non le avevo mai viste prima. Ci provavo a mettere le lettere insieme e a dare un nome a quelle mete ma proprio non ci riuscivo. Formavano solo frasi sconnesse tra loro e ogni tanto leggevo P- A - D - R - E incastrato qua e là tra parole amene. Il cuore era salito su, fino a togliermi il respiro, come per invadere il cervello e quello, intanto, era entrato in protezione, pure lui. Dava attenzione a tutt’altro che a quella voce amorevole e famigliare al di là del telefono. 'Giù, ci sei? Hai capito?! Aspettiamo un figlio!".
Quindi le dolci parole indirizzate alla piccola che dovrà nascere: "Non sarà sola con me e mamma Ilaria, ma avrà milioni di zii e zie, di madri e padri, di tutte quelle persone che sapranno amarla e sapranno farsi amare da lei, che intanto avrà imparato da noi che ovunque potrà sentire l’amore proprio là, in quel posto, troverà sempre la sua famiglia. Spero che tu possa amarmi amore mio per come già ti amo io, senza conoscerti. Tuo padre, Giuliano!"