"Il governo tedesco negozierà con Grecia e Italia" cosa fare per i movimenti secondari dei migranti. Lo ha detto il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer, aggiungendo: "Questi negoziati fanno parte dell'accordo di coalizione. I profughi registrati in Italia e in Grecia, ma che si presentano alla frontiera di Austria e Germania, saranno inviati a centri di transito e poi rinviati a Roma o Atene".
D'accordo sul rinvio dei migranti nei paesi d'ingresso è anche il premier ungherese, Viktor Orban, il quale risponde ai possibili provvedimenti tedeschi sui migranti sottolinea che "l'Ungheria non è lo stato di primo ingresso per i migranti, ma lo è la Grecia". E quindi Berlino dovrebbe "rimandare indietro i migrati in Grecia e non in Ungheria".
Nel dibattito torna poi a inserirsi anche il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, secondo il quale "non è una buona idea" continuare a parlare di quale Paese Ue "sia il più colpito e quale abbia sofferto di più. Certamente, se si guarda a dove arrivano le navi, Grecia e Italia sono in prima linea, ma se si guarda a dove è stato presentato il più alto numero di richieste d'asilo, i Paesi sono altri: Austria, Germania e Svezia hanno ricevuto il numero più alto di richieste d'asilo".
Kurz ha quindi evidenziato come l'Austria abbia accolto 150mila richiedenti asilo in uno Stato che ha otto milioni di abitanti: "Trovo un po' irritante che altri ci vogliano dare lezioni morali, quando hanno accettato piccole frazioni rispetto a quello che abbiamo fatto noi. Cerchiamo di ridurre le tensioni ed evitare di parlare di chi è più colpito. L'importante è trovare una soluzione".
Sulla situazione al Brennero, invece, il ministro degli Esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi, ha riferito di aver parlato con il ministro degli Esteri austriaco, Karin Kneissl, per fare il punto. Il ministro mi ha confermato che per ora non c'è in vista nessun tipo di misure: ci saranno incontri nei prossimi giorni tra ministri dell'Interno di Germania, Austria e Italia per i cosiddetti movimenti secondari. A valle di questo si farà una valutazione collettiva". E, in ogni caso, "le conclusioni del Consiglio europeo della settimana scorsa che prevedevano accordi tra gli Stati a tutt'oggi vengono confermate: non si prendono misure unilaterali, si dovranno convenire delle misure insieme. E se questo rimane il clima la situazione si dovrebbe poter gestire nello spirito convenuto dai capi di governo la settimana scorsa".