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Aggressione a Niccolò Bettarini, il gip: "Amico l'ha salvato dalla morte"

In quattro sono indagati con l'accusa di tentato omicidio per l'aggressione a coltellate

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Niccolò Bettarini, figlio di Stefano e Simona Ventura, solo grazie "all'intervento di alcuni amici e di uno in particolare" è riuscito a salvarsi dalla "brutale aggressione", mentre gli assalitori hanno "cercato di ucciderlo". Lo scrive il gip di Milano, Stefania Pepe, nell'ordinanza di custodia in carcere per i quattro accusati di tentato omicidio.

Gli indagati sono Davide Caddeo, Alessandro Ferzoco, Andi Arapi e Albano Jakej. La morte del 19enne "non si è evidentemente verificata - scrive ancora il gip - per motivi indipendenti dalla volontà dei quattro giovani fermati e in particolare per l'intervento di alcuni degli amici della persona offesa, accorsi in suo soccorso.

"Uno mi ha puntato, mai visti prima" - Quando la sua fidanzata "a gran voce" gli ha urlato che un suo amico "stava litigando con alcuni ragazzi", Niccolò Bettarini è "arrivato vicino" al capannello di persone. Una di queste,  così il figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura ha raccontato, come si legge nell'ordinanza a carico dei quattro in carcere per tentato omicidio, si sganciava dal gruppo e veniva nella mia direzione" e poi "mi sono trovato immediatamente in mezzo a più di dieci persone e non ho capito più nulla". "Sono in grado di riconoscere le persone che ho descritto, anche se non li avevo mai visti in precedenza".

All'inizio dell'aggressione, ha messo sempre a verbale il ragazzo, "credo di aver sentito una voce che mi diceva 'ti ho riconosciuto, sei il figlio di Bettarini, ti ammazziamo'". Il gip Stefania Pepe ha riconosciuto l'aggravante contestata dal pm dell'aver "agito per motivi abietti (in quanto discriminatori) e futili, quali essere 'il figlio di Bettarini'". Il 19enne ha raccontato che uno di quelli che stavano litigando con l'amico fuori dalla discoteca 'Old Fashion' gli ha detto in prima battuta "stiamo risolvendo una cosa vecchia" e poi un altro è venuto verso di lui, ripetendogli per "quattro volte la frase 'hai gli orecchini uguali ai miei'" e dandogli dei "buffetti" sulla faccia per provocarlo. Quando il 19enne si è trovato a terra, anche la sua fidanzata è intervenuta per soccorrerlo (anche lei è stata picchiata e "le è arrivato un calcio in faccia dal ragazzo tatuato"). Un altro dei suoi amici, infine, "ha tamponato le ferite con la sua maglietta".

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