NORMA PROMOSSA DA OBAMA NON NECESSARIA

Usa, Donald Trump cancella "fattore razza" in ammissione college

Per il presidente americano il requisito è tra quelli "non necessari, datati, incoerenti con le leggi vigenti o per altri versi inappropriati"

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L'amministrazione Trump ha revocato le direttive del governo Obama che raccomandavano la considerazione della razza nelle ammissioni ai college per promuovere l'accesso paritario all'istruzione. I cosiddetti "admissions memos" fanno parte di 24 documenti revocati dal dipartimento di Giustizia Usa in quanto giudicati "non necessari, datati, incoerenti con le leggi vigenti o per altri versi inappropriati".

Proprio in questi giorni il Dipartimento di giustizia sta verificando se l'università di Harvard sta discriminando illegalmente gli studenti di origine asiatica nel processo di ammissione, circostanza negata dall'Ateneo. Ed è un passo significativo verso la revoca della cosiddetta "affermative action", una direttiva che incoraggia i campus a promuovere la diversità e che è considerata parte delle indicazioni per le università elaborate dal dipartimento di Giustizia e dal dipartimento dell'Istruzione durante la presidenza Obama.

Lo scorso novembre, il ministro della Giustizia Jeff Sessions chiese al suo dicastero di prendere in esame e riconsiderare una serie di direttive che riteneva spingessero il dicastero ad agire oltre i limiti previsti dalla legge. In questo ambito il Dipartimento di Giustizia ha revocato le linee guida in sette ambiti particolari e relative alla divisione dei diritti civili presso il dipartimento dell'Istruzione. Il risultato è quindi l'incoraggiamento per scuole e college ad adottare standard di ammissione neutrali.

La Corte Suprema ha da parte sua limitato gli ambiti in cui le istituzioni accademiche possano prendere in considerazione il "fattore razza" nel tentativo di rendere più diversificato il corpo studentesco, ma non ha bandito la pratica. Adesso la già controversa "affermative action" si trova quindi a un bivio, con il ritiro del giudice Anthony Kennedy dalla massima corte e un possibile imminente cambiamento degli equilibri nell'organo giudiziario.