Accordo tedesco sui migranti, l'Austria: "Proteggeremo i nostri confini"
Dopo l'annuncio di restrizioni agli ingressi in Germania, Vienna si dice pronta a presidiare soprattutto i confini con Italia e Slovenia
Dopo il compromesso sui migranti in Germania che prevede restrizioni all'ingresso nel Paese, e che ha salvato il governo della cancelliera Angela Merkel, l'Austria si è detta pronta a "prendere misure per proteggere le sue frontiere". Se l'accordo sarà convalidato "saremo obbligati ad adottare misure per il bene del popolo austriaco", ha affermato Vienna, affermando di voler presidiare soprattutto i confini meridionali, con Italia e Slovenia.
"L'unione dei partiti tedeschi della
Cdu e della
Csu preannuncia che la Germania vuole applicare misure nazionali per contrastare il flusso migratorio", si legge in una dichiarazione del governo austriaco.
Tra le proposte fatte dalla Merkel al suo ministro dell'Interno, Horst Seehofer, risulta il piano di
rinviare verso l'Austria i richiedenti asilo che arrivano in Germania e che non possono essere rimpatriati nel Paese di ingresso nell'Ue. "Ora ci
aspettiamo un rapido chiarimento della posizione tedesca a livello federale", si legge nel documento firmato dal cancelliere conservatore Sebastian Kurz e dai suoi alleati di estrema destra (Fpoe), il vicecancelliere Heinz-Christian Strache e il ministro dell'Interno di Herbert Kickl.
Juncker: "Accordo tedesco conforme a diritto Ue" - "Non abbiamo ancora studiato nel dettaglio la proposta tra la Cdu e la Csu e lo abbiamo chiesto al servizio legale della Commissione, ma a prima vista penso che sia conforme al diritto comunitario ma quello che comporta per gli altri non è visibile o prevedibile adesso. Dopo la conferenza stampa in una riunione del Collegio prenderemo una posizione". Così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker a chi gli chiedeva di dare una valutazione della decisioni presa dal governo tedesco sui migranti.
Conte: "Sui ricollocamenti non cambio posizione" - "La nostra posizione sui movimenti primari e su quelli secondari non cambia, i movimenti secondari sono parte del problema ma non invertiamo l'ordine logico degli eventi e se qualcuno lo pensa sbaglia, è un atteggiamento che non porta da nessuna parte". Così il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi rispondendo ad una domanda sulla volontà dell'Austria di chiudere le frontiere meridionali.
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