Del passato c'è solo qualche ricordo: i flaconi, i nomi (come l'Heures d'Absence, il primo profumo nato nel 1927, o qualche traccia di Eau de Voyage, l'ultima fragranza creata nel 1946), ma nessuna formula è sopravvissuta di quei profumi che, tra gli Anni 20 e 40, hanno accompagnato la storia di Louis Vuitton. Oggi, dopo il debutto delle fragranze femminili, nate tra settembre 2016 e marzo 2018, arrivano quelle maschili che Louis Vuitton ha affidato sempre al maître parfumeur Jacques Cavallier Belletrud, che di Grasse - cittadina provenzale patria delle fragranze - conosce ogni vicolo e storia perché qui è nato e cresciuto.
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Ed è proprio a Grasse che, carico di esperienze, sensazioni e note, Jacques è tornato per dare vita alla sua collezione di fragranze maschili per la Maison francese battezzata Les Parfums: 5 composizioni (L’Immensité, Nouveau Monde, Orage, Sur la Route, Au Hasard) che sono tappe di un viaggio emozionale intorno al mondo delle fragranze maschili, area che rappresenta circa il 34,9 per cento del mercato mondiale della profumeria alcolica (dato Future Market Insight). «Ho voluto rompere lo stereotipo della mascolinità e della virilità» afferma Jacques, che ha impiegato 5 anni e 5 viaggi esplorativi in giro per il mondo per affinarle: dalla Calabria (per il bergamotto e il cedro) al Guatemala (per il cardamomo), da El Salvador (per il balsamo peruviano) alla Costa d'Avorio (per le fave di cacao più aromatiche) fino in Cina (per il gelsomino Sambac). In effetti, se Cavallier ha un “istinto olfattivo” è quello delle materie prime.
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Forse perché uno dei suoi apprendistati più importante l'ha fatto a fianco del padre (profumiere come il nonno), nei campi di fiori tra le 5 e le 7 del mattino quando, adolescente, era in vacanza dalla scuola. E la discendenza continua: oggi al fianco di Jacques c'è Camille, figlia diciottenne che sta seguendo le orme del padre nell’atelier. «Ho lavorato per cinque anni in una sorta di bolla creativa con la sola idea fissa di realizzare qualcosa di speciale e unico», racconta l'ideatore di Les Parfums. «Sono fragranze dedicate a una mascolinità in fuga dagli stereotipi, costruzioni di profondità emotiva ma moderne, perfette anche per l'universo femminile». Un trend, quello del profumo unisex, destinato a crescere del 5,2 per cento annuo, secondo Il Mercato dei profumi, analisi sull’industria mondiale 2016-2026 del centro studi Future Market Insight. Un'ulteriore creazione accompagna la collezione Les Parfums.
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È Ombre Nomade, l’eau dedicata alla cultura profumiera del Middle East e agli amanti del vero oud, il legno orientale che ha stregato l’Occidente, fra cui l’Italia, che ha imparato a trattare questa preziosa essenza in chiave contemporanea. Il risultato? Gli Emirati Arabi hanno registrato nel 2017 un consumo interno di profumi pari a 556 milioni di euro, consolidando il richiamo alle fragranze Made in Italy: più di un profumo su dieci consumato nel Middle East proviene dall’Italia (dati Centro Studi di Cosmetica Italia). Intensa e ardente, Ombre Nomade rivela così note di oud assad del Bangladesh e incenso nero della Somalia. Già arrivato in anteprima in 70 negozi del Medio Oriente e da Harrods a Londra, da inizio agosto sarà in tutto il mondo in 49 selezionati store della Maison. «Tutti usano l'oud, oggi» conclude Jacques «ma in Ombre Nomade c'è tutto il mistero di questa sostanza, rivisitata con un taglio intrigante e moderno».