Diritti Gay, Spadafora al Pompei Pride: "L'Italia non tornerà indietro" | Fontana. "Parla a titolo personale"
Il sottosegretario alle Pari Opportunità: "Convocherò le associazioni di settore"
"Sono qui per testimoniare il mio sostegno e quello del governo. So che in una parte del governo non c'è la stessa sensibilità ma l'Italia non tornerà indietro e non si perderanno i diritti conquistati". Così il sottosegretario alle Pari Opportunità Vincenzo Spadafora, durante il Pompei Pride. "Nel contratto di governo non ci sono questioni riguardanti il mondo Lgbt, ma convocherò le associazioni di settore per avviare un percorso di ascolto", spiega. La sua posizione è stata smentita alcune ore dopo dal ministro leghista per la Famiglia, Lorenzo Fontana. "Parla a titolo personale, e non a nome del governo. La famiglia che riconosciamo e sosterremo, anche economicamente, è quella sancita e tutelata dalla Costituzione".
"Censuriamo il luogo scelto, Pompei, ove ha sede il Santuario mariano fonte di sincera devozione popolare. Tale designazione offende i principi cristiani e dimostra, ancora una volta, che questo governo non rappresenta e difende i valori giudaico cristiani in base ai quali Dio li ha fatti uomo e donna . La scelta gay, che merita rispetto, mai può essere considerata però motivo di orgoglio o normalità. Lo dichiara in una nota il presidente di Unione Cristiana ed esponente di Forza Italia, Scilipoti Isgrò: "Sulla partecipazione di Spadafora, "l'esecutivo prenda le distanze".
Proiettili a sindaco: "Gay dimettiti o ti facciamo male" - Le parole di Spadafora arrivano a poche ore di distanza da un gesto intimidatorio nei confronti di Giorgio Zino, sindaco di San Giorgio a Cremano (Napoli). Al primo cittadino è stata recapitata una busta contenente due proiettili inesplosi e un foglio di carta con scritto "Gay di m... dimettiti o facciamo del male a te e alla tua famiglia".
Sull'episodio indagano i carabinieri della locale stazione. "Ad indagine in corso non è opportuno entrare nei dettagli di quanto accaduto - dice Zino -. I miei concittadini devono comunque sapere che io non farò passi indietro sulla strada della legalità. Esprimo fiducia negli inquirenti e ringrazio quanti mi stanno mostrando solidarietà in queste ore".
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