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Berlusconi: "Legittima difesa è un diritto non una concessione"

A Il Giornale il presidente di Forza Italia presenta la nuova proposta di legge: "La Lega la sostenga contro i veti di M5s"

"La Lega sostenga, contro i veti di M5s, la nostra nuova proposta di legge sulla legittima difesa che è un diritto, non una concessione". Silvio Berlusconi su Il Giornale rilancia l'iniziativa di Forza Italia. "Lo Stato - dice il leader di FI - deve assicurare la copertura delle spese legali di chi, difendendosi, è, fino a prova contraria, la vittima". Sull'alleanza con il Carroccio assicura: "I rapporti personali con Salvini non sono cambiati".

La posizione dell'Italia al Consiglio europeo, i risultati delle ultime amministrative, le europee del 2019, i rapporti con la Lega al governo, oltre alla ricetta sulla legittima difesa: è un'intervista a tutto campo quella che Silvio Berlusconi ha rilasciato a Il Giornale.

"Non pensiamo affatto di rendere più facile il possesso delle armi - precisa il leader di Forza Italia presentando la nuova proposta sulla legittima difesa. - La nostra legge, che prevede il diritto alla difesa, è certamente la migliore legge a tutela dei cittadini". "Spero che la Lega la condivida - aggiunge - contro il no di M5s che è ideologico. Noi continueremo comunque la nostra battaglia parlamentare con chi ci sta, su un tema che considero decisivo, non solo per la sicurezza degli italiani ma per un corretto rapporto fra Stato e cittadini in un sistema liberale".

Quanto ai risultati portati a casa da Conte dall'ultimo Consiglio europeo, Berlusconi è lapidario: " Molto rumore per nulla - afferma. - I 500 milioni stanziati per la gestione e il controllo dell'immigrazione sono pochissimi; la riforma di Dublino è rinviata a tempi migliori; centri di accoglienza e smistamento migranti nei Paesi 'su base volontaria': in concreto nessun impegno a collaborare davvero".

E dopo i risultati delle ultime amministrative auspica: "Spero che l' alleanza di centrodestra, che si è dimostrata vincente anche all'ultimo appuntamento elettorale, torni alla sua vocazione naturale, che è quella di governare unita il Paese. Il governo giallo-verde è un'anomalia derivata da una situazione eccezionale".

Il leader di Forza Italia si dice, infine, ottimista in vista delle europee e quanto ai rapporti con la Lega assicura: "Non sono cambiati, ma, pur mantenendo buoni legami, rimaniamo fermamente all'opposizione".

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