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Migranti, c'è l'accordo dell'Ue a 28: per Conte "ora l'Italia non è più sola"

Il premier: "Viene affermato il principio che chi arriva in Italia arriva in Europa"

lapresse

Al termine di una maratona durata 13 ore e mezza, "i 28 leader hanno trovato un accordo sulle conclusioni del Consiglio europeo, inclusa l'immigrazione". A darne l'annuncio è il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. E il premier italiano, Giuseppe Conte, sottolinea che "da oggi l'Italia non è più sola, è passato un nuovo approccio sui salvataggi in mare: d'ora in poi si prevedono azioni coordinate tra gli stati membri".

Nel documento approvato dall'Ue, ha spiegato Conte, "è affermato il principio che chi arriva in Italia arriva in Europa e che tutte le navi che arrivano nel Mediterraneo devono rispettare le leggi. Quindi anche le ong non devono interferire con la guardia costiera libica". Nel testo, ha proseguito il premier, "si afferma chiaramente la necessità di riformare Dublino, anche tenendo conto delle persone che vengono soccorse in mare".

Inoltre, nelle conclusioni "si è finalmente affermato il principio del rifinanziamento del fondo fiduciario per l'Africa che ci torna particolarmente utile per le rotte dei migranti nordafricani" e viene anche chiesto che vengano "intensificati i rapporti e gli accordi con i paesi di origine e transito dei migranti".

Nel testo è poi passata anche la proposta dei centri di accoglienza "per consentire lo sbarco e se il caso il transito dei migranti anche in Paesi terzi, sotto il coordinamento della cooperazione con l'Unhcr. E in Europa si possono creare anche centri di accoglienza nell'ambito degli stati membri ma solo su base volontaria". Per quanto riguarda la possibilità che anche l'Italia apra questi centri, "è una decisione che ci riserveremo a livello governativo, ma non siamo assolutamente invitati a farlo".

Dopo l'intesa raggiunta sulle conclusioni, i lavori del vertice Ue a 28 si sono conclusi, e i leader torneranno a riunirsi alle 11 con le riunioni a 27 per fare il punto sulla Brexit e a 19 per discutere del rafforzamento e delle riforme dell'Eurozona.

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