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A Shikoku, per scoprire l’anima vera del Giappone

Nell’isola si sono conservati i modi di vivere e le tradizioni più antiche dell’arcipelago nipponico

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Shikoku è l’isola più piccola delle quattro principali che formano il Giappone e anche la meno popolata, nel cuore delle tradizioni culturali e rurali, lontana dai sentieri più battuti. Terra ospitale, mistica ma anche selvaggia, conquista per il suo carattere deciso e sfaccettato e per le esperienze uniche che offre a chi la visita.

L’accesso all’isola è facile ed estremamente scenografico: Seto-Ohashi, un sistema di sei ponti,  vero capolavoro d’ingegneria, collega Hayashima nella prefettura di Okayam, a Sakaide. In sole due ore da Kyoto sarete in quello che viene elogiato come il "Gioiello del Mondo", dolcemente lambito dalle acque del Mare Interno di Seto.

Un giardino incantevole - Il giardino Tra i siti più apprezzati di Takamatsu, capoluogo della prefettura di Kagawa, è Ritsurin-koen: il giardino risalente al periodo Edo (1603-1868) è uno dei più belli in Giappone. Il parco si estende tra laghetti, sale da tè, ponti e isole. Da Takamatsu verso sud-ovest, si raggiunge con la ferrovia il Kompira-san su cui sorge Kotohira-gu, un tempio buddhista e shintoista dedicato al protettore dei marinai, che dopo la restaurazione Meiji divenne luogo di culto esclusivamente shintoista. Nota è la salita di 1368 gradini, molto estenuante ma che nel suo ultimo tratto soprattutto, offre suggestivi scorci. Non mancate di assaggiare la specialità regionale, Sanuki udon, a base appunto di udon, gli spaghetti locali. Sono oltre 600 ristoranti in cui degustarli.

I pellegrini biancovestiti  - Da Osaka raggiungete la prefettura di Tokushima in sole due ore e mezza di autobus attraversando i ponti di Akashi-Kaikyo e Naruto: innanzi a voi si apriranno splendidi scenari naturalistici in cui s’insinuano atmosfere zen e tradizioni radicate. Tokushima è un antico centro portuale e conosciuta per le Awa-odori, le più famose danze tradizionali giapponesi eseguite durante il festival O-bon, in agosto. La costa orientale è punteggiata da villaggi tipici; uno in particolare, Ohama, ospita le tartarughe giganti che qui si recano a depositare le uova. Più a sud, nei pressi di Tokushima, si trova Muroto-misaki il luogo dove Kobo Daishi raggiunse l’illuminazione spirituale. A nord del promontorio troneggia la grande statua bianca del monaco, con lo sguardo rivolto al mare. I templi dall’1 al 23 appartenenti al Sentiero di pellegrinaggio che ne comprende ben 88 templi si trovano in questa prefettura (Tokushima): idealmente quindi, il percorso lungo 1.200 km parte da qui, dal tempio Ryozen-ji e, come in tutto lo Shikoku, non è raro imbattersi negli henro, i pellegrini biancovestiti.

Rafting nella valle di Iya - Un luogo speciale è la valle di Iya: meta di escursionismo, si pregia di gole dalle pareti a picco e montagne ricoperte di fitti boschi. Strette strade tortuose, le gelide acque azzurre dello Yoshino-gawa, favolose escursioni nella zona di Tsurugi-san e il rafting nelle gole di Oboke e Koboke: la Valle di Iya è un’esperienza straordinaria. Da non perdere l’attraversamento del ponte di liane Kazura-bashi per ammirare la cascata Biwa-no-taki (50m).

Chiiori, il rifugio agreste - In un remoto luogo nella Valle di Iya, ove per secoli l’uomo ha vissuto in armonia con la natura, si trova uno dei luoghi più insoliti del Giappone in cui alloggiare. Chiiori è una fattoria settecentesca con il tetto di paglia che è stata restaurata e riportata all’antico splendore nel totale rispetto dell’assetto originario: lucidi pavimenti di pino rosso cinesi, focolari incassati (irori), il bagno magnifico completo di vasca in legno di hinoki (cipresso giapponese), i mobili antichi e gli shoji – porte scorrevoli in carta di riso – a separare gli ambienti. Per soggiornare i questi luoghi straordinari è necessario prenotare.

Per maggiori informazioni: www.tourismshikoku.org

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